Salute & Benessere

Una mono-pillola control'Aids

di 26 Gennaio 2006No Comments

L’introduzione dei farmaci antiretrovirali è stata una svolta epocale nel modo di gestire e curare il virus HIV, consentendo ai malati uno strumento di controllo sull’insorgere dell’AIDS. Tuttavia la qualità della vita ne risentiva pesantemente alle prese com’erano con qualcosa come 18 pillole da assumere ogni giorno, ad orari definiti ed inderogabili. Una terapia gravosa e soggetta a dimenticanze dalle conseguenze spesso piuttosto gravi. Fortunatamente i progressi della scienza hanno ridotto notevolmente questa sorta di calvario, fino all’ultima importante novità: sarà presto a disposizione una pillola unica che aiuterà a ritardare la comparsa dell’AIDS. Il nuovo prodotto, frutto della collaborazione di due aziende farmaceutiche (Brystol-Myers Squibb e Gilead), migliorerà le cure ai sieropositivi riassumendo in un solo farmaco tre principi attivi (Sustiva, Viread, Emtriva) che precedentemente venivano assunti uno alla volta come terapia antiretrovirale.
Una cura più snella, dunque, ma egualmente efficace, rivolta in primo luogo a coloro le cui analisi hanno dimostrato una situazione immunologica carente.
La pillola dovrebbe essere introdotta sul mercato europeo ed americano non oltre la fine del 2006 in seguito al nulla-osta della Food and Drug Admnistration, che supervisiona tutti prodotti farmaceutici negli Stati Uniti.
Si è detto felice del nuovo farmaco il noto immunologo Ferdinando Aiuti: “La notizia sull’unica compressa al giorno per curare l’infezione da HIV e’ positiva – dichiara Aiuti – perche’ per la prima volta due grosse multinazionali si sono messe d’accordo per semplificare le terapie ai malati e quindi migliorare ulteriormente l’aderenza ai farmaci. E’ anche auspicabile, ha aggiunto Aiuti, che le industrie, che si sono accordate riducano il prezzo del nuovo farmaco proprio perche’ si tratta di un unico prodotto considerando che il SSN in Italia sta facendo un grosso sforzo economico per assicurare la terapia gratuitamente ai malati con questa patologia”.

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Mattia Montanini

Mattia Montanini

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