Nasce da un team tutto italiano il nuovo vaccino tetravalente contro la meningite che promette di essere una vera e propria rivoluzione nel settore: si tratta di un prodotto messo a punto da un gruppo di scienziati del Centro Ricerche di Siena. A beneficiarne saranno gli adolescenti dagli undici anni in su e gli adulti, mentre per i bambini più piccoli bisognerà attendere ancora qualche mese.Il vaccino permetterà una protezione totale da quattro dei cinque ceppi di batteri che provocano la meningite: A, C, W135 e Y. Fino ad oggi era disponibile un vaccino solamente per il meningococco C.

Un importante passo in avanti per fermare definitivamente la meningite, una malattia terribile e spesso sottovalutata che si sviluppa sovente con i sintomi di una semplice influenza. In realtà, si tratta di un pericolosa infiammazione delle membrane che rivestono il cervello, le meningi, che si rivela mortale nel 14% dei casi. Sono circa 900 all’anno, in Italia, i casi di meningite dichiarati e, oltre al decesso, vi sono altri effetti che possono essere provocati dalla malattia  e che riguardano condizioni di disabilità permanente:  sordità, ritardo mentale, paralisi motorie, disabilità nell’apprendimento, solo per citare alcuni esempi.

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Il batterio si propaga tramite le goccioline di saliva delle secrezioni respiratorie, quindi sembrano favorire il diffondersi della malattia alcune condizioni, come la permanenza in ambienti affollati.

Secondo molti pareri medici, solo  la vaccinazione può essere ritenuta l’unica arma veramente efficace per prevenire il contagio e il diffondersi della malattia. Eppure, in Italia, la vaccinazione non è obbligatoria, sebbene fortemente raccomandata dai medici, soprattutto per i più piccoli: l’attuale ciclo vaccinale prevede la somministrazione di tre dosi nel primo anno di vita (al 3° mese, al 5° e al 12°). In caso, il bambino presenti deficit immunitari e, quindi, un maggior rischio di contrarre infezioni, la vaccinazione viene effettuata gratuitamente dall’ASL. Nella maggior parte delle regioni italiane, vige un regime di gratuità nella somministrazione del vaccino, mentre in altri casi è fornito in formula di copayment, con una partecipazione alla spesa da parte del genitore. In ogni altro caso, l’acquisto comporta una spesa di circa 60 euro per il vaccino a cui si aggiunge il costo della seduta vaccinale. Il nuovo vaccino è già a disposizione delle ASL e sarà posto in commercio, dietro ricetta medica, al prezzo di circa 40 euro a confezione.

La presentazione del vaccino è stata anche l’occasione per illustrare i risultati di una ricerca condotta da GfK Eurisko relativa alla conoscenza del morbo tra i genitori: il 67% delle persone contattate non ritiene la meningite un rischio per i figli e solo il 34% ha provveduto ad effettuare la vaccinazione.

Le ricerche proseguono ora per trovare l’antimeningococco B che potrebbe sconfiggere definitivamente la malattia. Secondo Rino Ruoppoli, responsabile mondiale della ricerca Novartis Vaccines  la data è vicina: “entro un anno, un anno e mezzo, il vaccino dovrebbe arrivare”.

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Isabella Berardi

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