L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha anticipato i dati sullo stato di disabilità visiva: 40 milioni di persone non vedenti e 246 milioni di ipovedenti. Sconfitta definitivamente l’oncocercosi e ridimensionato il tracoma. Complessivamente si registra un miglioramento del 10% rispetto all’ultima rilevazione Oms del 2004.

I risultati dell’indagine sono stati accolti con entusiasmo dalla Cbm Italia nel corso dell’XI giornata mondiale della vista.

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Cbm Italia è una organizzazione non governativa che ha come finalità quella di sconfiggere le forme evitabili di cecità e altre disabilità nei Paesi in via di sviluppo. A tale proposito adotta programmi di prevenzione e cura, sensibilizza la comunità nazionale e internazionale sul contrasto della cecità e di altre forme di disabilità evitabili.

Nel 2009 è intervenuta in tutto il mondo con un milione di operazioni, tra cui 675mila cataratte. Forte della tradizione centenaria (102 anni), degli 883 progetti effettuati in 99 Paesi, fino ad oggi conta al suo attivo 10 milioni di interventi di cataratta, 22 milioni di persone che hanno ricevuto assistenza medica nel campo dei disturbi visivi, 480mila persone curate per disabilità uditiva.

“Dobbiamo continuare a combattere – ha dichiarato in una nota stampa il prof. Mario Angi, presidente di Cbm Italia – perché la cecità è evitabile e curabile nell’85% dei casi”.

Prevenzione e cura, sinergia tra istituzioni e solidarietà, continuano a risultare una formula vincente nel campo della salute.

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Pasquale La Torre

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