Cellule staminali, farmaci molecolari, incidenza della conduzione di uno stile di vita sano: la ricerca di nuove terapie contro il tumore procede giorno dopo giorno a ritmo serrato e i successi conseguiti negli ultimi anni tendono a moltiplicarsi, anche se spesso clamorosamente in sordina.

Ogni giorno, in Italia, vengono diagnosticati circa 1200 nuovi casi di tumore. Dopo le malattie cardiovascolari, il cancro rappresenta la seconda causa di mortalità e per questo motivo fa paura. Molta: tanto che, per una sorta di esorcismo superstizioso, si tende addirittura a non nominarlo e a mascherare dietro alle perifrasi il terrore di una malattia considerata ancora “incurabile”. Se non lo si nomina, tuttavia, paradossalmente di cancro si scrive e si sproloquia a volontà. Lo sa bene chi bazzica internet e si imbatte quotidianamente in annunci su ricette fantomatiche e miracolose cure home made.

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In rete la bufala imperversa, ma per fortuna nella vita reale la ricerca procede giorno dopo giorno a vele spiegate. Con le staminali, per esempio: cellule immature capaci di riprodursi e trasformarsi incidendo in modo risolutivo sulla terapia di diversi tumori come le leucemie. Le cellule staminali si trovano negli embrioni, nella placenta, nel cordone ombelicale e in diversi tessuti dell’organismo adulto ma oggi – grazie alla ricerca – possono anche essere ricreate in laboratorio a fini terapeutici. E’ciò che capita con le staminali riprogrammate, cellule mature del paziente che attraverso un vero e proprio processo da “macchina del tempo” vengono riportate indietro, alle caratteristiche tipiche dello stadio embrionale.

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Un’altra fondamentale chiave di volta nella terapia dei tumori è costituita dai farmaci molecolari, sostanze messe a punto in laboratorio per disattivare i geni alterati, responsabili delle mutazioni oncologiche. “Li chiamiamo anche proiettili magici  perché colpiscono solo i geni responsabili del cancro e non sono tossici racconta il dottor Pier Giuseppe Pellicci, co-direttore dello IEO, sottolineando implicitamente il ruolo che questi farmaci potrebbero giocare in alternativa all’efficace – ma altamente tossico – trattamento chemioterapico. Esistono attualmente 28 farmaci molecolari capaci di incidere, spesso in modo determinante, su diverse patologie oncologiche. Non tutte ovviamente: il cancro è una malattia che va sempre pensata al plurale e non come un meccanismo che può essere disinnescato in modo unitario. Ecco perché i farmaci molecolari non sono sempre efficaci. “Per fortuna – prosegue il dottor Pellicci – siamo sempre più capaci di scovare nei singoli tumori quali siano i geni alterati per sviluppare nuovi farmaci molecolari specifici.

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Staminali e farmaci molecolari quindi, ma non solo. Last but not least, la ricerca evidenzia sempre di più il ruolo giocato dalla conduzione di uno stile di vita sano nella prevenzione dei tumori. Le cifre parlano chiaro:  mantenersi normopeso, evitare il consumo eccessivo di alcool e alimentarsi in modo sano limitando il consumo di carne riduce del 38% (cioè di un terzo) l’incidenza del tumore al seno. Mantenersi normopeso, aiuta inoltre a prevenire altri tipi di tumore come quelli al colon, all’esofago, ai reni, al pancreas, alla cistifellea, all’ovaio e all’endometrio.

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Martina Fragale

Martina Fragale

Giornalista pubblicista dal 2013 grazie alla collaborazione con BuoneNotizie.it, di cui oggi sono direttrice. Mi occupo di temi legati all’Artico e ai cambiamenti climatici; come docente tengo corsi per l’Ordine dei Giornalisti e collaboro con l’Università Statale di Milano.

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