Società

Convegno sull'eredità di Falcone e Borsellino

di 19 Febbraio 2007No Comments

Sono passati quasi 15 anni dalla terribile estate del 1992, insanguinata dagli assassini di Falcone, della moglie, di Paolo Borsellino e delle rispettive scorte. “Gli uomini passano, le idee restano, restano le loro tensioni morali, continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini”. Parole proprio di Giovanni Falcone, che risuonano quanto mai attuali in un momento in cui Cosa Nostra sembra alle corde. Tuttavia abbassare la guardia sarebbe l’errore più grave che lo Stato possa compiere. In questo ambito si inquadra l’evento del 24 febbraio al Palasport di Porto Sant’Elpidio, in provincia di Ascoli Piceno, dove si terrà la seconda edizione del convegno nazionale “L’eredità di Falcone e Borsellino – Parole, pensieri, idee e testimonianze per la cultura della legalità e per lottare contro la mafia”.

All’incontro interverranno Don Luigi Ciotti, fondatore e presidente di Libera e del Gruppo Abele, che parlerà di Cultura della legalità per educare alla democrazia. A seguire sarà il turno di una delle figure simbolo della lotta giudiziaria alla piovra, il procuratore generale di Torino, ed ex Procuratore di Palermo, Giancarlo Caselli, che parlerà di “Potenza mafiosa e nuova frontiera delle ecomafie”.
Infine toccherà a Luigi Merola, parroco di Forcella, nel napoletano, prete anti-camorra, che dirà la sua con un intervento dal titolo “Beato colui che sa resistere… un prete per la legalità”.

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Come prologo al convegno, in alcune scuole della cittadina ospitante si sono tenuti nei giorni precedenti degli incontri sul tema della legalità, al quale hanno partecipato esponenti locali della Magistratura e delle Forze dell’Ordine.

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Mattia Montanini

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