Società

Calabria: istituito un organismo contro la mafia

Proprio nel mezzogiorno, nelle cui terre prospera la criminalità organizzata, cresce la voglia di reagire e di sconfiggere Cosa Nostra. Protagonista questa volta è la regione Calabria che prosegue la sua lotta alla mafia, una lotta che, come diceva Paolo Borsellino, “deve essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”.

A gettare le basi per la creazione di questo “sentire collettivo” il governatore Agazio Loiero e il presidente del Consiglio regionale della Calabria Giuseppe Bova che hanno presentato a Catanzaro il regolamento della Sua, la Stazione unica appaltante.
Questo organismo avrà un arduo compito: controllare l’andamento e la trasparenza dei grandi appalti, presenti e futuri della regione Calabria al fine di evitare eventuali ingerenze mafiose.

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A dirigerla, uno dei magistrati impegnati nella lotta alla criminalità organizzata in Calabria e già procuratore aggiunto antimafia a Reggio Calabria, Salvatore Boemi. Il giorno della sua nomina a commissario, Boemi si dice orgoglioso che “la legge istitutiva della Sua sia della nostra Regione”.
La stazione unica che intende rivoluzionare le interferenze criminali nel settore pubblico partirà concretamente nel momento in cui si “avrà una sufficiente disponibilità di almeno 50 elementi anche se la dotazione organica a regime ne prevedrebbe 100” dice Boemi.
E’ per questo che il novello commissario si sofferma sulla questione della dotazione organica, e si rivolge ai gestori dei dipartimenti regionali perché diano i nulla osta necessari al trasferimento di personale in attesa dei concorsi che hanno bisogno di tempo.

La Sua avrà come organi principali il direttore generale e il comitato di sorveglianza; le diramazioni operative saranno la sezione amministrativa, quella tecnica ed un osservatorio che sarà strettamente collegato all’Osservatorio nazionale dei contratti pubblici.

Boemi si dice positivo. In 40 giorni infatti si sono già redatti regolamento e linee guida dell’autorità regionale per i procedimenti e la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture della Regione, dunque qualcosa sembra muoversi.
Il presidente della regione Loiero, fiero del progetto in fase di attuazione spiega che la Sua oltre che una risposta alla criminalità organizzata, è anche un modo per affrancare la Calabria, dalla cattiva immagine che se ne ha all’esterno. Anche Bova spinge su questo tasto, spiegando che la Sua non solo è un evento di straordinaria rilevanza, unico in Italia, ma rappresenta una prova tangibile del fatto la Calabria voglia cambiare volto.

Si spera che tutto vada a buon fine e che il progetto veda l’impegno della regione Calabria a tutti i livelli, dal singolo cittadino ai vari enti legati al progetto. In fondo, come diceva Giovanni Falcone, “perché una società vada bene, si muova nel progresso, nell’esaltazione dei valori della famiglia, dello spirito, del bene, dell’amicizia, perché prosperi senza contrasti tra i vari consociati, per avviarsi serena nel cammino verso un domani migliore, basta che ognuno faccia il suo dovere”.

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Mariateresa Scardino

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