Il “non esistono più le mezze stagioni” da vecchio adagio si trasforma in oggetto di studio. Con la “mappa della primavera” infatti parte un progetto per capire quanto i cambiamenti climatici incidano sul normale andamento delle stagioni e sulla biodiversità. Il progetto – promosso con il contributo del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio – è realizzato da Federparchi, Legambiente e Coldiretti.
La finalità dell’iniziativa è registrare la data di fioritura di alcune specie vegetali caratteristiche del nostro paesaggio e sintetizzere i risultati in vere e proprie mappe della primavera, cartine che segnalano il dove e il quando della fioritura delle diverse specie. Si potrà così capire meglio – spiegano le associazioni – come cambia il tempo, visto che l’arrivo della primavera è anche un’importantissima “prova biologica” del clima e dei suoi effetti sulle piante. Insomma la mappa della primavera sarà un po’ una bussola per capire i cambiamenti climatici e misurarne gli effetti su uno dei fenomeni biologici più importanti e suggestivi: la fioritura. L’iniziativa si colloca all’interno di “Countdown 2010”, la campagna della IUCN, Unione internazionale per la conservazione della natura, che raccoglie e promuove le attività che hanno l’obiettivo di arrestare il declino di biodiversità entro il 2010.
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