Sostenibilità

Pedaggio dimezzato in autostrada con il car pooling

di 29 Ottobre 2008No Comments

Non se ne smetterà mai di parlare, almeno fin quando non si avrà l’impressione che qualcosa stia effettivamente cambiando e che tutti abbiano preso coscienza del danno ambientale che si prospetta. Negli ultimi anni, l’attenzione nei confronti dell’ambiente, dei pericoli dell’inquinamento e del surriscaldamento del Pianeta, anche (o soprattutto) per l’effetto devastante dell’azione umana, si è fatta sempre più insistente ed è cominciata ad entrare nell’agenda politica di molti governi e, piano piano, comincia a dare qualche sporadico frutto.

Due notizie, arrivate da due capi estremi del mondo, ma entrambe lodevoli, nella misura in cui incentivano la riduzione di emissione di gas e dell’inquinamento legato al traffico delle automobili. Non si tratta di targhe alterne o pedaggi più cari, ma si offrono dei veri e propri incentivi a non inquinare.

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In Lombardia, sulla tratta autostradale Milano-Varese-Como, la cosiddetta autostrada dei Laghi, entro l’anno dovrebbe partire il progetto “car pooling”. L’iniziativa è molto semplice, ma potrebbe risultare altrettanto efficace: chi si presenterà al casello con almeno 4 persone a bordo, avrà uno sconto di più del 50% sul pedaggio. In questo modo si spingono gli automobilisti a ridurre i veicoli in circolazione, evitando che, ad esempio, si usino 4 automobili per quattro persone. Il tutto spinto da un tornaconto economico: meno si inquina, meno si paga.

Arriva invece da New York un’altra iniziativa lodevole, capace di essere conveniente per l’ambiente, i lavoratori e persino i datori di lavoro. In questo modo il “Bicycle Commuter Act”, questo il nome del provvedimento firmato dal Presidente Bush, risulterà ottimo per l’ambiente e per ammortizzare l’attuale crisi economica. Come? Dal 2009, ogni lavoratore che lascerà a casa l’automobile per recarsi al lavoro in bicicletta, avrà a fine mese un bonus di 20 dollari sulla sua busta paga. Non solo: questi 20 dollari sono esentasse e il datore di lavoro potrà scaricare quella somma dalla dichiarazione dei redditi. Davvero geniale.

Se persino gli Stati Uniti, che hanno rinunciato di ratificare il Protocollo di Kyoto e figurano come il Paese più inquinante al mondo, decidono di prendere provvedimenti simili, la questione ambientale c’è ed è seria. Meglio premunirsi.

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Stefano Torelli

Stefano Torelli

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