Non è da tutti registrare in soli 6 mesi una crescita del 230%, eppure l’Emilia-Romagna ce l’ha fatta, portandosi al terzo posto nella classifica italiana delle regioni che hanno esteso con maggior successo l’uso di impianti fotovoltaici. Un trend decisamente positivo, quindi, che – secondo le proiezioni degli esperti – potrebbe anche raggiungere il 400% entro fine anno. Allo stato attuale, con un attivo di 21.530 installazioni, l’Emilia Romagna (che già nel 2009 aveva registrato una crescita degli impianti fotovoltaici del 246%), è superata solo dalla Lombardia e dalla Puglia, che con inesauribile tenacia continua a fare da battistrada al fotovoltaico italiano.

Il successo emiliano è un segnale tutt’altro che trascurabile, che risulta ancora più rilevante se collocato nel contesto della diffusione globale del fotovoltaico nel nostro paese. L’incremento del fotovoltaico in Italia è avanzato a passo spedito, sbaragliando scetticismi  e luoghi comuni. Certamente la partenza non era stata delle migliori: nel 2009 la diffusione del fotovoltaico in Italia era ai minimi termini e sembrava una favola creata a uso e consumo di bambini e utopisti. Ma gli sviluppi, in realtà , sono stati ben diversi: a fine 2010, l’Italia ha superato gli USA e si è attestata al quarto posto a livello mondiale, preceduta da Germania e – a minore distanza – da Spagna e Giappone.

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Le implicazioni del successo italiano sono numerose, e non riguardano solo il raggiungimento dell’obiettivo fissato dal protocollo di Kyoto – cioè la riduzione del 5% delle emissioni nazionali di gas serra entro il 2020. Secondo i dati forniti da I-Com (l’istituto per la Competitività partecipato dalle principali aziende italiane), gli 8.000 Megawatt di energia prodotta dal fotovoltaico nei prossimi trent’anni in Italia, incrementeranno  la ricchezza globale del nostro paese di 110 miliardi circa, creando inoltre 210.000 nuovi posti di lavoro.

Un benefico “effetto boomerang”, quindi, di cui già oggi sono visibili alcuni segnali: attualmente, i posti di lavoro creati dal fotovoltaico, si aggirano intorno alle 15.000 unità (più o meno lo stesso numero di addetti impiegati in una grande industria nazionale come la Barilla). Il costo di tutto questo? Non molto, in realtà: si tratta circa 1,70 euro al mese di incremento sulle bollette a partire dal 2011. Detto in parole semplici,  il prezzo di un caffé e di una brioche.

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Campania, in crescita del 53% gli impianti fotovoltaici nel 2011

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Martina Fragale

Martina Fragale

Giornalista pubblicista dal 2013 grazie alla collaborazione con BuoneNotizie.it, di cui oggi sono direttrice. Mi occupo di temi legati all’Artico e ai cambiamenti climatici; come docente tengo corsi per l’Ordine dei Giornalisti e collaboro con l’Università Statale di Milano.

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