La capitale francese ha detto sì al “Plan Biodiversité”: un piano d’azione che prevede un aumento esponenziale (e ragionato) degli spazi verdi interni ed esterni alla città. Nel corso dei prossimi nove anni, i “tetti verdi” della Ville Lumière verranno più che raddoppiati, con notevoli vantaggi che andranno – ha dichiarato Fabienne Giboudeaux, incaricata del Progetto Ambiente – “dal miglioramento dell’isolamento termico degli edifici alla riduzione delle emissioni nocive, fino all’abbassamento della temperatura globale e all’incremento della biodiversità negli spazi urbani.

La deliberazione del comune parigino si colloca all’interno di un’inversione di rotta globale: le prime linee del “Plan Biodiversité”  hanno iniziato ad essere abbozzate nel 2010, anno con cui l’ONU ha inaugurato il Decennio della Biodiversità (2011-2020). Parigi è stata una delle prime città ad aver tradotto l’input in un piano d’azione tempestivo, che prevede tre obiettivi principali: incrementare gli spazi verdi cittadini e non, con particolare cura della rete fluviale (la Senna e i canali parigini); mettere il tema della biodiversità all’ordine del giorno dell’azione municipale e istituire un Osservatorio Parigino della Biodiversità avente il compito di informare e sensibilizzare i cittadini rispetto a questa importante tematica.

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Entro il 2012 la Municipalità parigina fornirà agli esperti (con cui agirà in perfetta sinergia) una particolareggiata cartografia degli spazi urbani e suburbani; sarà –presumibilmente – a partire dal 2014 che il piano inizierà ad essere applicato a livello estensivo nei vari arrondissements. Si tratterà, in parole povere, di un colossale e verdissimo restyling, dal quale il volto della capitale francese uscirà rinnovato: ai circa 3,7 ettari di tetti verdi già esistenti (finanziati e creati nel 2005) si aggiungeranno7 nuovi ettari di verde, tra i quali sono previsti almeno 15 nuovi giardini pensili. La vegetazione del Bois de Vincennes e del Bois de Boulogne (giganteschi polmoni verdi al limite della città) verrà incrementata ed ulteriormente diversificata e, allo stesso tempo, verrà favorita la continuità fra la città e la sua proliferante banlieu attraverso la creazione di una vera e propria “cintura verde”.

La decisione del comune di Parigi marca un importante inversione di rotta a livello globale: il fatto che una delle più importanti capitali europee abbia scelto di firmare con il colore verde il programma delle sue trasformazioni future, mostra chiaramente come stiano cambiando – in modo graduale, ma costante – i concetti di città e di modernità. La metropoli del futuro, quindi, non si configura più come una grigia ed inospitale distesa di cemento (basti pensare agli apocalittici scenari nel cinema fantascientifico), ma come un creativo, e rispettoso, campo di interazione fra l’uomo e l’ambiente che lo circonda.

Per approfondire:

 La Tour Eiffel diventa sostenibile e più accessibile    
Francia: addio cassonetti, rifiuti aspirati sotto terra    

 

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Martina Fragale

Martina Fragale

Giornalista pubblicista dal 2013 grazie alla collaborazione con BuoneNotizie.it, di cui oggi sono direttrice. Mi occupo di temi legati all’Artico e ai cambiamenti climatici; come docente tengo corsi per l’Ordine dei Giornalisti e collaboro con l’Università Statale di Milano.

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