Non si farà più il deposito di gas metano che avrebbe dovuto essere stoccato in pozzi profondi in località Rivara, nel Comune di San Felice sul Panaro (Modena), proprio a metà tra gli epicenti dei terremoti che hanno messo in ginocchio l’Emilia Romagna. Da mesi e mesi, i cittadini e le autorità locali si battevano contro il sito di stoccaggio di metano e, dopo il primo sisma del 20 maggio scorso, il sindaco di San Felice sul Panaro, Alberto Silvestri, dichiarava a “Il Fatto Quotidiano”: “Spero che una cosa positiva questo sisma ce la porti: una pietra tombale sul deposito gas di Rivara”.

Eppure, a dare parere favorevole al progetto dell’ERG erano stati il Dipartimento di scienze geologiche dell’università di Catania ed un documento chiamato “Integrazione volontaria” prodotto da un gruppo di esperti coordinato dal professor Stefano Gresta – attuale presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e vulcanologia.

Nel documento si leggeva che il rischio sismico delle zone indicate dalla ERG si basava su dati storici ed era da considerarsi “basso”. Favorevole alla concessione di stoccaggio del gas a Rivara, la cui domanda era stata presentata nel 2002, era stato anche il Comitato tecnico per gli idrocarburi e la geotermia del Ministero dello sviluppo economico. Mentre la Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale nel 2011 aveva espresso un parere favorevole con prescrizioni limitatamente alle sole operazioni previste per la fase di accertamento sulla fattibilità dei programmi di stoccaggio.

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Ora finalmente, dopo la delibera del presidente della regione Emilia Romagna, Vasco Errani, che negava l’autorizzazione alla realizzazione del sito, arriva il no definitivo da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, che ha avviato la procedura di rigetto del piano. Il ministro dell’ambiente Corrado Clini fa dietrofront sul progetto di ERG, già approvato dai precedenti governi, Prodi e Berlusconi.

La frazione di Rivara, nel comune di San Felice sul Panaro, si trova vicinissima all’epicentro del sisma e se il deposito fosse stato già operativo, sarebbe stata una tragedia. I 19 pozzi di gas metano, infatti (come riportato da “Il Fatto Quotidiano”), sarebbero stati interrati proprio nella zona colpita dal sisma, a cavallo tra le province di Modena, Ferrara e Bologna. Facile immaginare quale tragedia sia stata sventata, anche grazie al veto della Regione Emilia Romagna, enti locali e comitati di cittadini, che non si sono mai arresi di fronte a una costruzione ritenuta altamente rischiosa proprio in quanto soggetta a rischio sismico.

Fonte: www.adnkronos.com

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Laura Pavesi

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  • Laura Pavesi ha detto:

    “La terra ha parlato per noi”: è questo lo striscione con il quale i cittadini di Rivara di San Felice sul Panaro (e zone limitrofe) hanno accolto la notizia della procedura di rigetto dei pericolosissimi depositi di gas metano.