Al via il nuovo Piano Nazionale di Edilizia Abitativa varato dalla Regione Piemonte: il programma prevede la costruzione di nuovi alloggi di edilizia sociale progettati secondo criteri di ecosostenibilità ed efficienza energetica.
Saranno 903 i nuovi alloggi finanziati dal Piano Nazionale di Edilizia Abitativa, i cui otto protocolli di intesa sono stati firmati da Ugo Cavallera, Vicepresidente della Regione Piemonte.

La costruzione degli alloggi, che coprirà l’area dei comuni di Settimo Torinese, Collegno, Cuneo, Verbania, Alessandria, Vercelli e Fossano, costerà alla Regione circa 160 milioni di euro, ma i costi verranno in buona parte ammortizzati grazie ai finanziamenti previsti dal Piano Nazionale: più di 32 milioni verranno infatti messi a disposizione dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; a questo si aggiungeranno 15,6 milioni di euro di finanziamenti regionali, 6 milioni di euro stanziati da Comuni e ATC e ben 108 milioni di finanziamenti privati.

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Più case, più lavoro, più risparmio energetico: gli esiti previsti dal progetto avviato in Piemonte, sono molteplici e ricchi di ripercussioni positive in ambiti diversi. Se, al primo colpo d’occhio, i vantaggi principali sono di tipo ecologico, altrettanto importante è la valenza sociale del progetto, che risponde in modo concreto sia all’urgente problema degli alloggi, sia alle diffuse esigenze di un mondo del lavoro sempre più complesso.

Il lato “sociale” del piano, è evidenziato con eloquenza da Ugo Cavallera, il quale ha sottolineato che “la realizzazione di alloggi da destinare all’affitto a canone sociale o a canone calmierato, rappresenta un obiettivo prioritario per far fronte all’emergenza abitativa espressa dalle fasce più deboli della popolazione, che hanno difficoltà a trovare sul libero mercato una soluzione abitativa stabile e decorosa. Non solo, mi piace in questa occasione evidenziare che, anche negli interventi di edilizia sociale, il risparmio energetico e l’utilizzo di materiali eco-compatibili, sono una priorità vincolante.

Il piano d’intervento piemontese, richiama peraltro un progetto analogo avviato a Napoli nel mese di gennaio. Lontana dalla classica (e ormai sempre più desueta) distinzione nord-sud, la città partenopea ha dimostrato nell’ambito dell’edilizia sostenibile un notevole dinamismo.

Nel contesto di un ampio piano di riqualificazione urbana e architettonica, all’inizio dell’anno il Comune di Napoli ha, infatti, annunciato di avere in programma la realizzazione di 477 nuovi alloggi concepiti secondo criteri rigorosamente ecosostenibili e l’adattamento agli standard abitativi odierni di ben 872 vecchi alloggi.

 

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