L’imprenditore israeliano Izhar Gafni ha realizzato una bicicletta fatta interamente di cartone riciclato: ecosostenibile ed economica, leggera e resistente, ma soprattutto impermeabile all’acqua. Gafni aveva contattato diversi ingegneri chiedendo loro se erano interessati a produrre insieme a lui una simile bicicletta, ma la risposta degli esperti era sempre la stessa: “è impossibile”. E così, stanco di vedersi chiudere le porte in faccia, Gafni ha deciso di costruirsela da solo.

Sfidando la scetticismo generale, sostenuto e incoraggiato solo dalla moglie, Gafni (nella foto in alto, in sella alla sua bici) ha cominciato, con grande pazienza e testardaggine, a lavorare all’idea nel suo garage, finché è riuscito a realizzare il primo, innovativo prototipo di “Recycled Cardboard Bicycle“, la bicicletta in cartone riciclato (nelle foto).

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Il particolare assemblamento tra le parti in cartone, perfezionato dallo stesso Gafni ed ispirato agli origami giapponesi, ha donato all’intera struttura stabilità, solidità ed impermeabilità all’acqua.

Oltre ad essere molto funzionale e ad avere un piacevole design, la bici in cartone può sopportare un peso massimo di ben 140 Kg.

Ma la cosa più incredibile di tutte è il prezzo: i costi di produzione vanno dai 9 ai 12 dollari a bici !

Inoltre, per chi volesse eventualmente aggiungere una batteria e trasformarla così in bici elettrica, Gafni ha messo a punto un sistema che consente di montarla e smontarla facilmente, in modo da portarla via con sé quando si parcheggia. Dal momento che, in questo caso, la cosa più costosa di tutto il mezzo sarebbe la batteria, la bici in sé non correrebbe alcun rischio di essere rubata.

Adoro le biciclette“, racconta Gafni, “e quando ero negli Stati Uniti per lavoro, mi sono informato se in California qualcuno avesse già pensato ad una bici fatta di cartone. Fortunatamente ho scoperto che ne era stata realizzata una con un concept simile al mio, ma in bambù. Tuttavia, quando poi sono andato da alcuni ingegneri a chiedere loro di produrre una simile bicicletta insieme a me, mi hanno mandato a casa dicendo che era “impossibile”.

“Un giorno, però”, continua l’imprenditore, “stavo guardando un documentario che descriveva il processo di assemblaggio di un jumbo jet e uno degli ingegneri stava spiegando che, quando qualcuno gli diceva che quello che stava facendo era “impossibile”, lui sapeva di essere sulla strada giusta. Questa frase mi ha colpito e convinto a fare esperimenti con diversi tipi di cartone, per rendere il mio prototipo affidabile e resistente”.

In un bel video , lo stesso Gafni spiega la nascita del progetto e, in sella al prototipo, mostra come “la bici del futuro” o “la bici più economica ed ecologica del pianeta”  (come ormai è stata ribattezzata dalla rete e dai social ntetwork) sia davvero leggerissima, low-cost, robusta ed impermeabile.

Va precisato, però, che l’invenzione era da tempo nell’aria. L’idea di una bici in cartone non è una novità assoluta: infatti, già nel 2008 Phil Bridge (nella foto qui a lato), studente alla Sheffield Hallam University, aveva presentato una bici in cartone quale progetto della sua tesi di laurea. La bici di Bridge, però, aveva ancora parti metalliche e poteva sostenere un peso di “soli” 76 Kg.

A Gafni, in ogni caso, va il merito di aver perfezionato l’idea della bici in cartone, rendendola pronta per una futura produzione in serie. Per il momento, la sua “Recycled Cardboard Bicycle” non è in commercio, poiché Gafni sta ancora cercando investitori. Chi fosse interessato, quindi, si faccia avanti.

Per vedere il funzionamento della bici, su Vimeo è disponibile il video.

 

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