La maggior parte degli utenti ritiene che gli incentivi pubblici pagati in bolletta siano più che giustificabili per lo sviluppo delle energie rinnovabili.

Risparmiare su luce e gas è un’esigenza che sta a cuore a molti italiani. Per farlo è sufficiente adottare alcuni accorgimenti nella gestione domestica e scegliere la tariffa per l’energia più giusta per i nostri bisogni. In tal caso possiamo confrontare le proposte del mercato ed informarci sulle tariffe per l’energia di Eni confrontandole con quelle di Acea o Enel Energia così da trovare quella migliore per le nostre abitudini.

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Ottime opportunità per il risparmio in fatto di energia arrivano dalle rinnovabili e, in particolare, dal fotovoltaico. Secondo il decimo Rapporto “Gli italiani e il solare” a cura di Ipr Marketing e Fondazione UniVerde, ben 9 utenti su 10 sono favorevolmente predisposti verso il solare come fonte rinnovabile in grado di produrre energia e far risparmiare sulle tariffe.

Rispetto all’anno scorso le persone favorevoli al fotovoltaico sono aumentate di cinque punti percentuali, passando dall’85% al 90% (appunto nove su dieci). Di questi quasi l’80% prevede d’installare un pannello fotovoltaico sul tetto di casa, risparmiando sulla bolletta dell’elettricità domestica.

I dati trovano confermano nel fatto che per la maggioranza degli italiani (83%) il fotovoltaico rappresenta una preziosa risorsa energetica sul quale l’Italia dovrebbe investire più massicciamente, soprattutto al Sud, dove di certo il sole non manca. Anche l’eolico si conquista una buona fetta di sostenitori (61%), precedendo di quasi il doppio la quota dei fan dell’idroelettrico (38%).

Contrariamente ad ogni aspettativa, il 90% del campione intervistato ritiene, inoltre, che gli incentivi statali (a carico delle utenze finali) siano più che giustificati se l’obiettivo è quello di creare un’Italia “100% rinnovabile”. Addirittura una parte degli intervistati vorrebbe che fosse introdotta una Robin Tax sugli impianti di energie rinnovabili con grandi rendite.

Malgrado ciò permangono alcune barriere di natura pregiudiziale, che ostacolano i progetti edili promossi in questi senso: per il 56% le lungaggini burocratiche rendono la diffusione del fotovoltaico un obiettivo difficilmente realizzabile se non addirittura impossibile (24%).

Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde (uno dei committenti dello studio), ha così commentato i risultati dello studio: “È evidente che, nonostante gli attacchi continui alle rinnovabili, accusate di essere troppo costose, i cittadini continuano a ritenere che le fonti di energia pulite sono meritevoli di un sostegno pubblico. Errori e speculazioni ci sono stati, quindi è giusto evitare megastrutture, ma sarebbe assurdo bloccare un settore che dà occupazione aiutando l’ambiente”.

 

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