Non lasciatevi ingannare dal nome esotico: si chiama HySolarKit ma si legge italiano! Si tratta di un sistema di ibridizzazione, brevettato – sia in Italia che in Europa-  da un gruppo di ricercatori italiani, che permetterà (usiamo il futuro per scaramanzia ma il progetto è a buon punto) di convertire un veicolo convenzionale in uno  ibrido-solare.

I creatori sono: Gianfranco Rizzo, Cesare Pianese, Ivan Arsie e Marco Sorrentino, del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Salerno, e hanno una lunga esperienza nel settore dell’energia e della propulsione, visto che già in passato avevano sviluppato un prototipo di veicolo sostenibile.

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Questa volta però l’idea è imprenditoriale e, sopratutto, a portata di tutte le tasche in quanto molto economica rispetto al classico veicolo ibrido già fatto e finito.  Ed è anche per questo che il progetto ha convinto i selezionatori di UpStart di Confindustria Salerno, che riconoscono un Award per meriti ambientali,  di “Start Cup Campania” 2012 e del “Il talento delle idee” di UniCredit, che ha inserito il progetto tra i finalisti.

Montare HySolarKit è relativamente semplice: un po’ come un mobile Ikea. Il kit si compone di una coppia di ruote motorizzate (attualmente prodotte da Michelin e altri), una  batteria ausiliaria, un sistemino di controllo addizionale (VMU), connettore per la porta OBD con i relativi cavi, un pannello fotovoltaico e un’eventuale piccola plancia addizionale (per attivare o disattivare le modalità di guida) da apporre sul cruscotto. Può essere applicato a tutte le vetture a trazione anteriore, alimentate con qualunque tipo di combustibile ed è già stato montato su di una FIAT Punto.

HySolarKit è quindi una rivoluzione, che favorisce la riduzione dei consumi e delle emissioni e consente al veicolo (in modalità ibrido-solare) l’accesso nelle Zone a Traffico Limitato: l’obiettivo dei giovani ricercatori campani è infatti quello di arrivare a ridurre  del 20% i consumi e le emissioni in ogni veicolo di utilizzo urbano, senza mortificare le prestazioni, ma anzi migliorando le capacità di accelerazione e mantenendone la tradizionale autonomia.

In attesa di conoscere i prossimi sviluppi, forse è consigliabile riprendere in mano la cassetta degli attrezzi. Presto potrebbe esservi utile!

 

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