L’Italia è un Paese molto più virtuoso di quanto pensiamo: dal punto di vista della tutela dell’ambiente sono tante le esperienze positive di raccolta e riciclo dei rifiuti, eco-edilizia e mobilità sostenibile che si incontrano lungo tutta la penisola.

Abbiamo già parlato nei giorni scorsi del recupero dei RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e dei preziosi metalli che contengono (oro, argento e rame), ma è notizia di questi giorni che l’Italia ha raggiunto un nuovo record: oltre il 70% del vetro nel nostro paese viene recuperato e riciclato. Con grandi benefici per l’economia, perché utilizzare vetro recuperato nella produzione di nuovo vetro evita lo sfruttamento delle materie prime e favorisce un modello di “economia circolare” che tutela l’ambiente e, al tempo stesso, sostiene l’occupazione. Secondo i dati resi noti da FEVE (Federazione europea dei produttori di contenitori di vetro) si calcola che, nel 2012, il tasso medio di riciclo del vetro nei 28 paesi dell’Unione Europea sia stato del 70%. L’Italia, invece, si posiziona al di sopra di questa media, con un tasso di riciclo effettivo del vetro del 70,9% e un tasso di raccolta del vetro destinato al riciclo del 76%, e si colloca al terzo posto assoluto in Europa, dopo Germania e Francia.

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Anche il settore delle costruzioni sta diventando sempre più eco-sostenibile, a partire dall’edilizia pubblica e, in particolare, quella scolastica. E’ successo a Firenze, dove è stata inaugurata la scuola materna più ecologica d’Italia: la vecchia scuola “Capuana” (che presentava alcune parti in amianto) è stata demolita e ricostruita secondo i criteri della bioedilizia, della salubrità degli ambienti e del risparmio energetico. Tutti i materiali utilizzati sono naturali, il riscaldamento è a pavimento, l’impianto idrico-sanitario recupera le acque piovane e i fotovoltaici garantiscono la fornitura di energia elettrica.

Ma non dimentichiamo la mobilità sostenibile: dall’Università La Sapienza di Roma è partito il primo servizio di “carpooling universitario” che collega tutti gli atenei della città eterna ed è dedicato a studenti, professori, impiegati e ricercatori universitari. Per usufruire del servizio basta registrarsi, calcolare il percorso attraverso le mappe di Google e accordarsi con gli altri membri della community, tutti “certificati” grazie al documento d’identità. In pochi giorni, il carpooling universitario ha già raggiunto centinaia di scritti e, a breve, verrà esteso a tutte le Università italiane. Si tratta di un fenomeno in crescita, che fa bene al portafoglio e alla salute. Scegliendo il carpooling, cioè riempiendo tutti i posti disponibili sull’automobile, si risparmia denaro, si evitano emissioni inutili di CO2 e si riduce l’inquinamento atmosferico, che – secondo un recente Report dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) si conferma causa di tumori e gravi malattie respiratorie.

Anche il settore del fotovoltaico riserva delle sorprese, come raccontiamo nel caso delle nonne solari che costruiscono pannelli e portano luce alle loro comunità.

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Laura Pavesi

Laura Pavesi

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3 Commenti

  • Grazia ha detto:

    Una buona notizia ma penso che la strada per diventare green è moolto lunga. Ancora abbiamo problemi legati allo smaltimento dei rifiuti, in molti luoghi non vi è ancora il concetto della tutela dell’ambiente, spesso i grandi progetti legati all’ambiente e alle energie rinnovabili servono a qualche delinquente per arricchirsi (vedi caso a messina), ecc ecc.

  • Silvio Malvolti ha detto:

    Ciao Grazia, un passo alla volta… L’importante è avere fiducia nel futuro. Un saluto!