Sulla mobilità green, il Nord Europa ha una marcia in più. Lo sa bene chi, attraversando per esempio le strade di Copenaghen, si è trovato a schivare non automobilisti, ma ciclisti agguerriti. Tuttavia, non è in Danimarca, ma in Finlandia che il concetto di mobilità green sta per essere portato alle estreme conseguenze. E Helsinki, entro il 2025, sta già pensando di eliminare le auto private.

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Una capitale del futuro senza automobili di proprietà: è l’obiettivo che l’amministrazione di Helsinki si è prefissato per il 2025. Una manciata di anni – poco più di una decina – per attuare una rivoluzione che per altre metropoli europee sembra davvero utopia mentre qui, al contrario, nasce non da una volontà astratta, ma da calcoli e valutazioni molto concrete.

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La mente della rivoluzione finlandese prossima ventura è donna ed è pure giovane: si chiama Sonja Heikkilä ed è una neolaureata in ingegneria che ha studiato in modo accurato i comportamenti di una famiglia finlandese tipo per pensare allo sviluppo di una forma di mobilità rigorosamente on the demand. Cosa significa? In pratica, secondo lo studio di Sonja per una famiglia il fatto di poter utilizzare un sistema di trasporti capillare – basato su bici, autobus e car sharing e frutto dell’interazione fra pubblico e privato – sarebbe molto più vantaggioso che spostarsi utilizzando automobili private. La chiave di volta del progetto, è proprio l’aspetto economico: la messa a punto, cioè, di una forma di pagamento forfettaria e chilometrica, basata sull’estensione di abbonamenti anziché sul pagamento della singola tratta o del singolo mezzo.

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E aspettando il 2025, Helsinki inizia già a portarsi avanti con esperimenti concreti e molto riusciti. Nella capitale suomi  è infatti già attivo  Kutsuplus: un sistema flessibile di minibus che sembra funzionare benissimo. In che modo? I passeggeri segnalano il punto di partenza e la meta del loro viaggio e un software registra le richieste, rielaborandole in tempo reale e tracciando percorsi in grado di soddisfare le esigenze degli utenti.

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Martina Fragale

Martina Fragale

Giornalista pubblicista dal 2013 grazie alla collaborazione con BuoneNotizie.it, di cui oggi sono direttrice. Mi occupo di temi legati all’Artico e ai cambiamenti climatici; come docente tengo corsi per l’Ordine dei Giornalisti e collaboro con l’Università Statale di Milano.

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