Sostenibilità

Clima: le 8 buone notizie che non ti aspetti di leggere

di 16 Luglio 2019Luglio 9th, 2021Un Commento

Molto spesso si sente dire, dai media più disparati, che i cambiamenti del clima provochino disastri. Per un verso ciò purtroppo è vero; basti pensare ad alcune calamità, come:

  • l’incremento della produzione di anidride carbonica nell’atmosfera;
  • la diminuzione delle risorse rinnovabili interne di acqua dolce; la progressiva desertificazione che si sta verificando in più aree del Mondo, come in Australia;
  • l’incremento delle ondate di calore accompagnate da repentine riduzioni della temperatura; questi elementi mettono in serio pericolo la salute soprattutto di persone dai 65 anni di età in su, in particolar modo in Europa.

Un altro effetto per niente secondario riguarda la pelle: sia nel Vecchio Continente che nelle Americhe, infatti, stanno aumentando le morti causate da tumore cutaneo.

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Non solo cattive notizie.

Detto ciò, sorgono (o dovrebbero sorgere) dei dubbi: è mai possibile che sui cambiamenti climatici esistano solo notizie catastrofiche? E poi: perché, invece, non provare a vederli come un’opportunità per cambiare in meglio? È a domande costruttive come queste che il Pianeta sta tentando di trovare delle risposte. E, inaspettatamente, le buone notizie provengono dagli Stati Uniti.

1. La controtendenza dell’America “verde”.

Infatti, nonostante il loro ritiro dagli accordi di Parigi (miranti ad arginare i cambiamenti climatici), gli USA sarebbero vicini a ridurre le emissioni di CO2 di 500 milioni di tonnellate entro il 2025; e questo a patto che le realizzazioni verdi vengano messe in atto a dovere. Più precisamente, secondo un recente articolo de “Il Bo Live” [il magazine dell’Università di Padova], le emissioni di gas serra da parte degli USA nel 2017 sono state le più basse da 25 anni a questa parte. E non è finita qui. Infatti, ben 70 aziende americane hanno affermato di voler rispettare gli accordi di Parigi. Per non parlare del fatto che, proseguendo su questa via, saranno ben 4 milioni i veicoli a impatto zero che circoleranno sulle strade USA. Scopri quali sono le altre proposte dagli USA per migliorare il clima.

2. E dell’Oriente.

Altre sorprese positive provengono dall’Oriente. Infatti, tanto la Cina (notoriamente produttrice di sostanze inquinanti nell’atmosfera) quanto l’India stanno cercando di contrastare i cambiamenti climatici, in particolare in ambito forestale. Secondo il Nature Sustinability, infatti, entrambi i Paesi si stanno dando da fare per rendere la Terra un po’ più verde; in particolare, stanno provvedendo a piantare il 25% in più degli alberi a partire dal 2000 fino ad arrivare ad oggi.

3. E l’Italia?

Le buone notizie, però, non arrivano soltanto dall’estero, ma anche dall’Italia. Secondo l’I.S.P.R.A. [Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale], nel Bel Paese tra il 2008 e il 2017, nonostante i superamenti in molte aree italiane, si è registrata una generale diminuzione di inquinanti della categoria PM 10 e PM 2,5 e del biossido di azoto (NO2). Leggi qui per conoscere le altre buone notizie dall’Italia!

4. I vantaggi della svolta ecologica.

Stando a uno studio portato avanti dalla Global Commission on the Economy and Climate, è possibile contrastare i cambiamenti del clima focalizzandosi su soluzioni più ecologiche: in tal senso si possono ottenere consistenti benefici sia dal punto di vista umano che economico. Infatti, in questo modo si potrebbe riuscire a salvare la vita, dalla morte per inquinanti, a 700.000 persone. Non solo. Attraverso la realizzazione di pratiche ecosostenibili si otterrebbero vantaggi materialistici ed economici (pari a 26mila miliardi di dollari) e si creerebbero ben 65 milioni di nuovi posti di lavoro. Contrastando, oltre i cambiamenti climatici, anche la crisi economica. Il che permetterebbe di realizzare così un circolo virtuoso.

5. L’Agenda (possibile) 2030.

Non è possibile, però, parlare dei cambiamenti del clima senza fare riferimento al Sustainable Developement Aggreement 2030, cioè la famosa “Agenda 2030” con i suoi 17 obiettivi per realizzare, entro il 2030, un concreto ed effettivo sviluppo sostenibile. Ne abbiamo parlato più approfonditamente qui.

6. La componente energia.

Secondo lo State of the future, dal 2007 al 2017 il tasso di efficienza energetica a livello mondiale è passato dal 7,15% all’8,12%; nel 2027  si dovrebbe aggirare intorno al 9,19%. Certo, si tratta di un ammontare ancora piuttosto basso. Ma, se confrontato con quello del 1997 (6,11%), si può cogliere un suo notevole e costante incremento. Per approfondire l’argomento, leggi qui.

7. Il clima al Salone Internazionale del Libro 2019

I cambiamenti climatici sono stati oggetto di attenzione anche presso il Salone Internazionale del Libro di Torino, nell’edizione 2019 tenutasi presso il Lingotto; qui, infatti, hanno avuto luogo due interventi a cura del Presidente della Società Meteorologica Italiana, Luca Mercalli. Analizzando lo stato di salute della Terra, il Presidente ha effettuato un interessante parallelismo tra lo stato si salute della Terra e la temperatura corporea (scopri di più in questo articolo).

8. La notizia che non ti aspetti

Non sarebbe esaustivo parlare di cambiamenti del clima senza parlare del buco dell’ozono. Nonostante il surriscaldamento globale e l’inquinamento che coinvolge, oramai, il Mondo nella sua interezza, la Nasa per la prima volta ha potuto constatare la riduzione del buco dell’ozono di ben il 20%. Questo dato arriva in seguito all’analisi dell’Antartide durante i mesi invernali, nel periodo che va dal 2004 al 2016; secondo la Nasa, ciò è dovuto alla relativa riduzione dei CloroFluoroCarburi (meglio conosciuti come CFC) vietati dal Protocollo di Montreal del 1987, entrato ufficialmente in vigore nel 1989.

Detto ciò, si può facilmente cogliere come anche le notizie più catastrofiche nascondano notizie costruttive. Notizie che mostrano l’esistenza della speranza, che disvela una visione migliore e più chiara del Mondo. Ma non solo. La speranza dà la forza, il coraggio e l’opportunità di agire per migliorare il Mondo. A partire da ora. A partire da ognuno. Come? Come direbbe il grande scrittore Italo Calvino, con leggerezza.  Leggerezza che è cosa ben diversa dalla superficialità. Perché permette di planare sulle cose dall’alto, senza ignorarle e, contemporaneamente, senza avere macigni sul cuore.

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Dario Portaccio

Dario Portaccio

Laureato in Informazione, Editoria e Giornalismo, oggi collaboro con BuoneNotizie.it grazie al percorso di formazione biennale dell'Associazione Italiana Giornalismo Costruttivo, con cui sono diventato giornalista pubblicista.

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