Il rispetto ambientale, i mutamenti climatici e i limiti delle risorse non rinnovabili porteranno a progettare secondo i canoni del Green Building

 

Come saranno quartieri e città Green Building nel futuro?

L’intero panorama architettonico mondiale sta progettando e costruendo sempre più spesso strutture eco-sostenibili, che permettano allo stesso tempo un’ottima vivibilità. L’Uomo, infatti, inizia a prediligere luoghi dove vivere e lavorare che tengano in considerazione sia la salute, sia la sostenibilità ambientale degli edifici stessi. Un buon esempio è la progettazione, iniziata nel 2016, di Merwede; il primo quartiere completamente Green, che sarà completato entro il 2024 nella zona sud-ovest di Utrecht, Paesi Bassi. Composto da oltre 200 edifici ospiterà circa 12.000 persone, alternando spazi privati e pubblici a specchi d’acqua e vegetazione. L’accesso ai veicoli sarà limitato, favorendo l’utilizzo delle zone pedonali, di una fitta rete ciclabile e dei mezzi di trasporto pubblico, ovviamente ad emissioni prossime allo zero.

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Rendering del nuovo quartiere Green: Merwede, Utrecht- PAESI BASSI-

Rendering del nuovo quartiere Merwede, Utrecht – PAESI BASSI

Come si è evoluta l’architettura mondiale in chiave di rispetto ambientale?

Molti Paesi in Europa, e nel Mondo, si sono mossi verso il Green Building. Degni di nota sono: l’edificio Bedzen di Londra che conta 82 appartamenti ed è uno dei migliori edifici nZEB (nearly Zero Energy Building); The Edge ad Amsterdam, progettato dallo studio PLP Architecture, che vanta oltre 4000 mq di pannelli solari tra copertura e facciate, che si è posto come traguardo l’utilizzo di energia pulita; il Lotus Building, progettato dallo Studio505 di Melbourne e nato all’interno del People’s Park di Chanzhou in Cina  sfrutta l’energia geotermica, per riscaldare o rinfrescare l’edificio, attraverso 2500 pali trivellati nel lago artificiale.

Lotus Building, Chanzhou – CINA

Quali sono le principali Green Building in Italia?

Ovviamente l’Italia è storicamente all’avanguardia nell’architettura, e negli ultimi anni è stata un esempio da seguire a livello mondiale. Bosco Verticale, a Milano, progettato dall’Arch. Stefano Boeri, è stato premiato come grattacielo più innovativo al mondo. Le sue facciate corrispondono a due ettari di bosco e creano un vero e proprio microclima, in grado di produrre umidità ed ossigeno assorbendo anidride carbonica e polveri sottili. Fiorita Passive House di Cesena, è invece un punto di riferimento internazionale per le costruzioni passive: certificata al Passive House Institute di Damstraat. Il Green Building inizia ad essere adottato anche per la realizzazione di spazi pubblici, soprattutto nella costruzione di scuole. A Trento, lo studio di architettura Feld72 ha realizzato una scuola per l’infanzia che per forme, colori e materiali si armonizza perfettamente allo skyline alpino. A Caltagirone, in Sicilia, l’Istituto Comprensivo “Pietro Gobetti”, è invece completamente autosufficiente dal punto di vista energetico: pannelli solari ed energia geotermica lo rendono a consumo zero.

Bosco Verticale, Milano – ITALIA

Ma quanto costano le strutture Green Building?

Le strutture sostenibili hanno sempre più costi di progettazione e realizzazione allineati con l’architettura tradizionale. Gli aumenti infatti oscillano dallo 0,8% ad un massimo del 6% sul totale del progetto. L’appianamento dei costi del Green Building è in parte dovuto all’aumento degli standard energetici minimi imposti dalle normative vigenti, ma anche allo studio di nuovi materiali da costruzione ecologici, con prezzi concorrenziali. Dobbiamo anche considerare i vantaggi a lungo termine delle strutture green: risultano rivendibili e affittabili a prezzi maggiori. Oltretutto portano a un evidente risparmio economico, sia dal punto di vista energetico che idrico.

Non ci resta che goderci le nuove costruzioni, e a breve gli interi quartieri e città, nella consapevolezza di non danneggiare l’ambiente.

La natura non è un posto da visitare. E’ casa nostra.

-Gary Snyder

 

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Paolo Guidali

Paolo Guidali

Paolo Guidali, blogger e aspirante pubblicista. Ha scritto per Varese Press e oggi collabora con BuoneNotizie.it grazie allo stage annesso al percorso di formazione dell'Associazione Italiana Giornalismo Costruttivo per diventare giornalista pubblicista.

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