Al via il nuovo bonus auto 2020: come ottenerlo e quali requisiti occorrono.

 

Il bonus auto è partito. Dal 1° agosto 2020 sono operative le novità introdotte dal Decreto Rilancio per ottenere l’incentivo per la mobilità sostenibile. Il bonus auto ha una finalità tutta ambientale. Integra, infatti, la normativa europea sulla qualità dell’aria e dell’ambiente. Ha, quindi, lo scopo primario di promuovere uno stile di vita più eco-sostenibile. Però, può anche stimolare la ripresa del mercato dell’auto. In effetti, il settore è stato duramente colpito dalla crisi del coronavirus. Si stima, infatti, che siano rimaste invendute più di 50mila auto. Il bonus è anche una grande opportunità per tutti gli italiani che devono cambiare il proprio veicolo. Infatti, acquistando veicoli a basse emissioni, lo sconto può arrivare fino a 8.000 € per acquisto e rottamazione. Solo per l’acquisto, invece, il bonus auto può raggiungere 5.000 €.

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Come ottenere il bonus auto

Dal 1° agosto fino al 31 dicembre 2020 i rivenditori di automobili possono prenotare l’incentivo per l’acquisto di veicoli a basse emissioni. Il bonus vale per la categoria M1, ovvero auto per trasporto di persone con un massimo di 8 posti più quello del conducente. La procedura va effettuata nell’apposita piattaforma sul sito del MISE – Ministero dello Sviluppo Economico. Per i clienti, invece, il passaggio è più semplice. Devono solo rivolgersi ad una concessionaria. Quest’ultima si farà carico della pratica per ricevere il bonus auto.

I rivenditori prenotano il bonus relativo ad ogni singolo veicolo sulla piattaforma del MISE. In base alla disponibilità di risorse ottengono la ricevuta della prenotazione. Devono, poi, convalidarla entro 180 giorni. Nella conferma si comunica il numero di targa del veicolo nuovo consegnato al cliente. Successivamente, il contributo è corrisposto dal venditore all’acquirente mediante compensazione con il prezzo d’acquisto. A seguire, la concessionaria invia la documentazione alle case produttrici. Può così recuperare l’importo del contributo sotto forma di credito d’imposta.

I requisiti per l’incentivo

Il Ministero dello Sviluppo Economico precisa che non c’è una lista chiusa di veicoli soggetti al bonus. In realtà, bisogna verificare se i mezzi soddisfano la normativa per il bonus auto. Infatti, i veicoli devono essere nuovi di fabbrica e con emissioni CO2 non superiori ai 100g/km. Inoltre, devono essere immatricolati in Italia dal 1° agosto al 31 dicembre 2020. Va poi considerato il prezzo di listino ufficiale della casa automobilistica, comprensivo di optional e senza IVA e messa in strada. Per le fasce di emissioni di CO2 tra 0-20 e 21-60g/km il costo non deve superare 50mila euro. Per quelle tra 61-110g/km il prezzo deve essere inferiore a 40mila euro. Inoltre, i veicoli devono essere omologati in una classe non inferiore ad Euro 6.

Auto elettrica con il bonus

Bonus auto, un incentivo che fa bene anche all’ambiente

L’ecobonus è sicuramente una grande opportunità anche per ridurre l’inquinamento. Infatti, l‘utilizzo di auto a basse emissione ha un grande impatto sulla qualità dell’aria. Il tema emerge nel TERM, il rapporto sul meccanico di relazioni sui trasporti e sull’ambiente, condotta dall’Agenzia Europea dell’Ambiente – AEA.  Secondo lo studio del 3 febbraio 2020, la mobilità in Europa ha un ruolo chiave per l’economia. Però, si basa ancora sui combustibili fossili. Sottolinea, inoltre, che è responsabile di ¼ delle emissioni di gas ad effetto serra. Per questo, si incentiva l’utilizzo delle auto a basse emissioni di CO2. Infatti questi veicoli hanno effetti benefici sull’ambiente e sulla vita delle persone. Il bonus auto, perciò, può contribuire a rinnovare il parco auto italiano con veicoli più ecologici.

Un primo passo verso un’eco-sostenibilità a largo respiro

L’incremento di veicoli sostenibili è buon inizio per una svolta green. Però non è sufficiente per ridurre l’inquinamento. Infatti, bisogna investire sulla mobilità urbana. A questo proposito, hanno un ruolo fondamentale gli enti e le istituzioni. Vanno fatti investimenti nel settore della mobilità urbana. Bisogna ripensare le città in un’ottica eco-sostenibile. Servono più stazioni di ricarica per le auto elettriche. Inoltre, vanno migliorate le infrastrutture di riferimento e la rete elettrica. Infatti, le auto elettriche sono a basso impatto ambientale solo se ricaricate con energie rinnovabili. I veicoli poi devono essere costruiti con in un’ottica basata sul riuso e con la possibilità di riciclarne i componenti.

La strada intrapresa è un buon inizio per creare un’Italia più eco-friendly. Infatti, anche il bonus bici, che dovrebbe partire a fine mese, percorre la via della sostenibilità. Non bisogna, però, limitarsi agli incentivi. È necessario creare una nuova cultura più attenta all’ambiente. Serve una sensibilizzazione di più ampio respiro, creando dei “nuovi cittadini” ecologici. Non basta avere la consapevolezza che la salvaguardia della natura è di vitale importanza. Le persone devono mettere in pratica un nuovo modello di società sostenibile. Infatti, come diceva l’ex presidente URSS:

“Quando le generazioni future giudicheranno coloro che sono venuti prima di loro sulle questioni ambientali, potranno arrivare alla conclusione che questi ‘non sapevano’: accertiamoci di non passare alla storia come la generazione che sapeva, ma non si è preoccupata”.

Mikhail Gorbachev

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Silvia Dallafior

Silvia Dallafior

Silvia Dallafior, amo viaggiare in luoghi insoliti e mi piace raccontarli su BuoneNotizie.it, dove frequento il laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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