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Presentato un DDL per la legittima difesa

Non sarà più reato sparare a un ladro che entra in casa se sarà approvato il disegno di legge sulla legittima difesa di cui è primo firmatario il senatore di Forza Italia Furio Gubetti e che ha raccolto l´adesione di altri 43 parlamentari del Polo. Il provvedimento inserisce nel codice penale l´articolo 52 bis, sul diritto all´autotutela in un privato domicilio. Gubetti spiega che l´idea del disegno di legge è nata da un´intervista al procuratore Carlo Nordio, presidente della commissione incaricata di riformare il Codice penale, che affermava: “Oggi le norme in vigore pur consentendo teoricamente a chi si trova di fronte ad un rapinatore di reagire con le armi, di fatto lo espone ad un processo”. Nordio sottolineava anche come la norma, a riguardo, sia molto generica, lasciando spazio ad interpretazioni opposte: lecito, illecito. Per Gubetti l´obiettivo è di affermare la certezza del diritto per i cittadini, di applicare fino in fondo il principio di sussidiarietà, anche nel campo della sicurezza, restituendo al cittadino la sovranità nel proprio domicilio e il diritto a difendersi. “E´ un segnale che vogliamo lanciare – ha detto Gubetti- a cittadini, magistrati, e, perchè no, ai criminali”. I presentatori del disegno di legge hanno sottolineato che il testo è aperto a ulteriori perfezionamenti. Per il senatore Melchiorre Cirami il disegno di legge dovrebbe far sì che in futuro il cittadino non subisca una doppia azione violenta: quella dell´aggressione e quella successiva del processo. Alla conferenza stampa erano presenti oltre ai senatori Gubetti e Cirami, il senatore Lucio Malan (Fi), Franco Mugnai (An) e il presidente della commissione Antimafia Roberto Centaro (Fi). “Penso che il senso di questo disegno di legge – ha detto Centaro – non sia di dare licenza di uccidere, ma di identificare meglio l´ambito del concetto di legittima difesa per evitare delle situazioni che hanno destato sconcerto nell´opinione pubblica, come quella dei poliziotti che, reagendo con le armi all´assalto di criminali armati, poi sono stati incriminati”. “Nessuno di noi evidentemente – ha sottolineato Centaro – vuole arrivare a legittimare le reazioni eccessive o eccessi nella difesa che non possono che essere sanzionati. Il senso complessivo di questo disegno di legge – ha concluso il presidente dell´antimafia – che per quanto provocatorio voglia essere, è di aprire un dibattito e una riflessione su questa tematica”.

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