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Varate le nuove norme sulla nautica da diporto

E’ stata varata nei giorni scorsi dal Senato l’attesa riforma che regola le normative in materia di diporto nautico, un settore che necessitava urgentemente l’introduzione di nuove norme. Il testo, non ancora definitivo, prevede, tra le altre norme, l’abolizione della tassa di stazionamento (simile alla tassa di possesso per le auto), la riduzione delle ammende per le infrazioni, la semplificazione delle procedure di immatricolazione delle imbarcazioni, l’introduzione di precise norme che disciplinano l’impiego di personale dipendente a bordo e l’istituzione della figura professionale del comandante di navi da diporto. Il testo definitivo della legge sarà pronto a fine giugno, e conterrà molte altre novità in materia di nautica da diporto, che riguarderanno anche le concessioni demaniali marittime e l’esercizio delle attività portuali (sempre in tema di attività turistiche e diportistiche). Il governo è stato intanto delegato per l’attuazione della nuova legge. Il settore necessitava urgentemente dell’introduzione di nuove norme: le attuali disposizioni prevedono sanzioni elevatissime e assolutamente sproporzionate al tipo di infrazione, sconfinando non di rado in conseguenze penali. L’impiego di personale a bordo, a differenza di altri Paesi stranieri, nella maggioranza dei casi non era in alcun modo disciplinato, costringendo gli armatori ad assumere dipendenti dichiarando una falsa occupazione o facendoli lavorare in nero. Inoltre, la semplificazione delle procedure burocratiche permetterà una riduzione dei costi da parte dell’amministrazione pubblica, senza considerare che nel caso dell’abolizione della tassa di stazionamento i costi per la riscossione erano più elevati dei tributi stessi!

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