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Torna in libertà la 'monaca cantante'

Il 24 febbraio Phuntsog Nyidron, la prigioniera politica tibetana con la condanna più lunga, è stata liberata con oltre un anno di anticipo sulla scadenza. Era stata arrestata nel 1989, poco più che ventenne, insieme ad altre monache per aver preso parte a una manifestazione pacifica per l’indipendenza del Tibet e condannata a nove anni al termine di un processo segreto. Nel 1993 la sua condanna era stata aumentata di otto anni per aver registrato dei canti tibetani in carcere, atto che costituisce “diffusione di propaganda contro-rivoluzionaria”. I canti, registrati grazie ad un apparecchio introdotto clandestinamente nella prigione, erano circolati in tutto il Tibet.
Durante la sua detenzione nel tristemente noto carcere di Drapchi, è stata sottoposta a torture e maltrattamenti. Oggi Phuntsog Nyidron ha 37 anni, ne ha trascorsi ben 15 in prigione per un reato di opinione. E’ l’ultima delle “monache cantanti” – così erano state ribattezzate – ad essere stata rilasciata. Secondo i dati di Amnesty International, sono oltre 140 i prigionieri politici tibetani detenuti, quasi la metà di loro si trovano a Drapchi.

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