Banca Intesa non fornira’ piu’ finanziamenti al commercio di armi. E’ la risposta alla crescente sensibilita’ dell’opinione pubblica che ha portato anche a una campagna di pressione, da parte di gruppi pacifisti e attivi nella finanza etica, contro le ‘banche armate’, cui hanno aderito anche clienti dell’istituto. “In coerenza con i valori e i principi di eticita’ a cui si ispira – si legge in un comunicato – Banca Intesa ha deciso di sospendere la partecipazione a operazioni finanziarie che riguardano l’esportazione, l’importazione e transito di armi e di sistemi di arma”, previsti dalla legge 185 del 1990. Il gruppo bancario “vuole rispondere anche a un’esigenza espressa da ampi e diversificati settori dell’opinione pubblica, che fanno riferimento a istanze etiche sia laiche sia religiose”.
La decisione di Banca Intesa e’ un precedente importante, che potrebbe essere “imitato” anche da altri istituti di credito italiani.