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Comunità islamica in Italia unita contro il terrorismo

In un periodo in cui la follia del terrorismo sembra aver raggiunto i suoi apici, la comunità islamica che vive in Italia fa sentire la propria voce dichiarando di schierarsi nettamente contro i terroristi e gli estremisti islamici. Lo fa tramite il Manifesto per la vita: uno straordinario documento sottoscritto dai più importanti rappresentanti della comunità islamica che in Italia conta circa un milione di musulmani immigrati. Un modo molto chiaro per esprimere la propria posizione in merito alle recenti barbarie avvenute in Iraq: sì alla vita, di chiunque essa sia, no alla morte e all’orrore della guerra santa, che santa non è. Gabriele Mandel Khan, rappresentante di una importante confraternita turca, afferma infatti che “i terroristi non sono tali per eccesso di islam, ma per assoluta mancanza di islam: il Corano proibisce l’assassinio e il suicidio”. Un tentativo di isolare i fanatici e gli estremisti che attentano alla sicurezza, schierandosi dalla parte dello Stato italiano, ma non solo. Il documento contiene anche un appello ai nostri politici affinché si trovi una via per migliorare l’integrazione di chi rispetta le leggi e i valori della cultura italiana. Un’integrazione che potrebbe accelerare anche grazie alla creazione alla “Consulta dei musulmani d’Italia”, una sorta di organo di dialogo tra la comunità islamica e lo Stato italiano, che il Ministro dell’Interno Pisanu si è impegnato a realizzare, ringraziando tutti coloro che hanno redatto e sottoscritto il documento.
Il desiderio di integrazione va quindi inteso non come crescita isolata della comunità islamica in Italia, ma come accettazione della cultura e delle leggi italiane in cui tale comunità opera. Integrazione intesa come unione, fusione delle forze per combattere sullo stesso fronte, fianco a fianco contro il terrorismo.
Omar Camilletti, romano convertitosi all’islam e rappresentante della comunità di Roma e dell’universo islamico più moderato afferma: “Sgozzamenti e attentati di matrice islamica risultano, per noi musulmani, ancora più nauseabondi, perché travestono la nostra religione di un odio e di una violenza che le sono estranei”. E annuncia che il prossimo 11 settembre, terzo anniversario dell’attentato alle Torri Gemelle, la comunità di Roma manifesterà in Campidoglio contro ogni forma di terrorismo e “per ricordare le vite innocenti spezzate quel fatidico giorno”.

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