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Roma: assolto orafo che uccise due rapinatori

È stato prosciolto dall’accusa di omicidio per eccesso colposo di legittima difesa, il gioielliere romano Massimo Mastrolorenzi, che il 9 maggio del 2003, durante una rapina nel suo negozio nel quartiere Testaccio, uccise i due banditi che volevano rapinare la sua gioielleria. Secondo l’ipotesi accusatoria, i due rapinatori quel giorno entrarono nella gioielleria con il pretesto di esaminare alcuni orologi, minacciarono il titolare con una pistola giocattolo di buona fattura, lo immobilizzarono, gli legarono i polsi con alcune fascette e lo rinchiusero nel retrobottega. Durante la razzia, Mastrolorenzi riuscì tuttavia a liberarsi; impugnò la sua pistola e sparò cinque colpi, quasi tutti “messi a segno”. I rapinatori, sprovvisti di documenti, furono identificati nelle ore successive. Si scoprì che erano entrambi pregiudicati, uno calabrese e l’altro romano.
Inizialmente nel confronti di Mastrolorenzi la procura di Roma ipotizzò il reato di omicidio volontario. Successivamente, però, il pm Erminio Amelio, titolare dell’ indagine, riformò l’originaria accusa in omicidio provocato dall’eccesso colposo di legittima difesa. Il pm Francesco Scavo, in rappresentanza dell’accusa, ha chiesto ieri il rinvio a giudizio dell’imputato. Ma il gup ha invece emesso una sentenza di proscioglimento, con la formula “perchè il fatto non costituisce reato”.

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