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La Corea del Nord dice addio al nucleare.

Imprevista svolta positiva ai negoziati di Pechino incentrati sul disarmo nucleare della Corea del Nord. L’accordo, che fino a 48 ore fa sembrava pura utopia è stato trovato, grazie soprattutto alla mediazione cinese. Le trattative sembravano essersi incagliate sulla richiesta da parte di Pyongyang di un reattore ad acqua leggera per produrre energia. Lo stesso capo della delegazione americana Cristopher Hill si era mostrato piuttosto scettico sulle possibilità di trovare un punto d’incontro parlando di “vere difficolta”. La Corea del Nord aveva anche rifiutato un’offerta di 2000 megawatts di elettricità da parte di Seul.
A quel punto pareva scontato un “nulla di fatto” dalle conseguenze imprevedibili. Invece, soprattutto in virtù del lavoro diplomatico di Pechino, si è giunti ad un accordo che ha scongiurato il peggio: Pyongyang si è impegnata “rinunciare a qualsiasi arma nucleare” ed a “tornare al momento opportuno” nel Trattato per la Non Proliferazione Nucleare (Npt). Inoltre entrambi i paesi si sono impegnati a rispettare l’altrui sovranità ed a cercare di riallacciare normali rapporti diplomatici. Infine tutti i paesi partecipanti al vertice, ovvero la Cina, la Corea del Sud, Russia, USA e Giappone hanno assunto l’impegno di assistere la Corea del Nord nel settore energetico.
Al termine dei negoziati il direttore dell’Agenzia Nucleare delle Nazioni Unite El Baradei ha annunciato che gli ispettori dell’Aiea, allontanati dal paese asiatico nel 2002, sono pronti a ritornare in Corea del Nord.

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