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Liberati i due volontari italiani

Gli uomini armati che avevano rapito ieri pomeriggio i due italiani del Comitato internazionale della Croce rossa (Cicr) nel sud della Striscia di Gaza, li hanno liberati dopo circa otto ore, nell’ultimo di una serie di sequestri di cooperanti e giornalisti stranieri avvenuti nel territorio palestinese negli ultimi mesi. Funzionari della sicurezza palestinese hanno detto che i due uomini, Claudio Moroni, di 36 anni, e Gianmarco Onorato, di 63, sono stati rilasciati illesi ieri a tarda sera dopo che erano stati stabiliti dei contatti con i rapitori, e sono stati portati a casa di un alto dirigente di Fatah a Gaza.
“Sembrano a posto e non sono feriti, sono seduti e stanno chiacchierando”, ha detto un testimone a Reuters nell’abitazione del funzionario.
I rapitori, che appartengono al movimento Fatah del presidente palestinese Mahmoud Abbas, hanno rapito i due operatori della Croce rossa per chiedere un’inchiesta sulla morte del leader palestinese Yasser Arafat due anni fa, ma sono stati convinti che con la loro azione danneggiavano la causa palestinese, ha detto una fonte coinvolta nella liberazione degli ostaggi.
Il rapimento evidenzia lo stato di anarchia in cui è precipitata Gaza, dove le lotte tra fazioni e le sanzioni imposte sul governo di Hamas hanno aggravato la povertà di 1,4 milioni di persone.
Un funzionario di polizia ha detto che gli italiani erano stati prelevati dall’auto su cui viaggiavano vicino alla città di Khan Younis, nel sud della Striscia, e caricati su un altro mezzo, ripartito a grande velocità.
Un portavoce dell’Cicr a Gerusalemme, Simon Schorno, ha detto che entrambi i rapiti sono rappresentanti della Croce rossa italiana. Moroni ha la doppia nazionalità, italiana e canadese.
In serata, la Croce Rossa Internazionale ha annunciato attraverso un portavoce di aver sospeso i campi di lavoro nella Striscia di Gaza in seguito al rapimento dei due operatori italiani.
Il rapimento era avvenuto alcune ore dopo che militanti palestinesi avevano lanciato razzi contro una città israeliana, Sderot, durante la visita dell’Alto commissario dell’Onu per i diritti umani, uccidendo una persona, ha detto una portavoce dell’ospedale.
Il commissario dell’Onu, Louise Arbour, impegnata in una missione nei territori palestinesi e in Israele è rimasta illesa.

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