Attualità

Primo colloquio Abu Mazen – Olmert

di 17 Aprile 2007Marzo 5th, 2017No Comments

Nell’ingarbugliata e instabile condizione dei rapporti israelo-palestinesi, un’iniziativa di qualsiasi tipo, in cerca del dialogo e della pace, fa sempre notizia. Sotto le pressioni statunitensi, concretizzatesi nella visita ufficiale di Condoleeza Rice in Palestina ed Israele nello scorso mese, il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmud Abbas (Abu Mazen) ed il Primo Ministro israeliano Ehud Olmert si sono incontrati domenica scorsa a Gerusalemme, per parlare dei temi caldi che affliggono questa terra da ormai troppi anni.

Il programma prevede una serie di incontri con scadenza bisettimanale, durante i quali i due leader tenteranno per l’ennesima volta di trovare un accordo circa i trattati di pace e le condizioni da includervi. In particolar modo, si è discusso del progetto patrocinato dall’Arabia Saudita, portato avanti tramite la Lega Araba nello scorso marzo; progetto che Olmert non sembrerebbe voler rigettare del tutto, fermi restando alcuni punti indiscutibili per Israele.

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Dopo lo sgombero di alcuni territori occupati in Cisgiordania, voluto da Sharon nell’estate del 2005 e a cui sono seguite dure proteste tra i coloni israeliani (proteste che non sono ancora del tutto placate), Israele potrebbe ancora dialogare circa un ritorno ai confini del 1967, prima della guerra dei 6 giorni e delle annessioni israeliane delle alture del Golan, al confine siriano, e del Sinai, sulla frontiera egiziana, nonché di Gerusalemme Est. Questi i punti su cui si cerca di arrivare ad un accordo, per quanto rappresenti un’impresa ardua.

Per il momento, invece, Olmert sembra escludere categoricamente un’altra questione di fondamentale importanza per i palestinesi: il ritorno nei territori dei profughi. La richiesta è uno dei punti cruciali del piano di pace proposto dalla mediazione della Lega Araba, ma ieri l’argomento non è stato neppure toccato.

Rimane comunque un barlume di ottimismo, viste le prime aperture di Israele all’ANP, dopo che nei mesi scorsi il governo di Olmert si rifiutava persino di riconoscere la legittimità del governo palestinese.

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Stefano Torelli

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