Attualità

Inaugurata la prima chiesa cristiana in Qatar

di 11 Aprile 2008Marzo 5th, 2017No Comments

Erano in circa 15mila i cristiani ad attendere la prima messa celebrata in Qatar nella chiesa di “Nostra Vergine del Rosario” di Doha, la prima in tutto il Paese. L’inviato della Santa Sede, il Cardinale Ivan Dias, ha ringraziato durante l’omelia “Dio ed il Qatar per questo splendido dono”. Agli occhi dei più questo gesto di apertura da parte di un Paese musulmano, per di più un Paese del Golfo, nel cuore geografico e culturale della cultura islamica, deve essere suonato abbastanza insolito: una concessione vista più come un caso raro, che come un diritto giustamente riconosciuto. L’inaugurazione è avvenuta proprio nella settimana prima di Pasqua e la data non è stata certamente casuale.

Il Medioriente pullula di luoghi sacri cristiani, che siano essi cattolici, maroniti, caldei, copti… e, a rifletterci bene, non potrebbe essere diversamente dato che il cristianesimo nasce proprio in quella terra, oggi così travagliata. Il Corano, testo sacro del mondo islamico e, per i più ortodossi e fedeli alla tradizione, fonte di legge per la regolazione della comunità sociale e politica, non vieta di seguire le altre religioni monoteistiche, anzi prevede la possibilità, per cristiani ed ebrei, di continuare a professare la propria religione, anche in terra musulmana. Il fondamentalismo e la chiusura di molti hanno però fatto sì che, di fatto, in alcuni regimi del Golfo (ma non è il caso di altri Paesi musulmani, come la Siria, il Libano, la Giordania e la Palestina) sia diventato molto difficile pregare nei propri luoghi di culto. Spesso perché non si possono costruire chiese.

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Il caso del Qatar fa invece riflettere su come molti aspetti della religione islamica siano in realtà interpretati spesso male, anche dagli stessi musulmani. La convivenza c’è, è possibile ed è anche contemplata dal Corano, basta saper leggere. Anche in Arabia Saudita, il cui re ha avuto in novembre uno storico incontro con Papa Benedetto XVI, potrebbe presto vedere la luce una chiesa, abbattendo questo tabù anche nel Paese simbolo dell’Islam per eccellenza, il più “fondamentalista” nella concezione dei valori religiosi e sede delle due città sante musulmane, La Mecca e Medina. La strada del dialogo e della tolleranza si sta lentamente aprendo.

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Stefano Torelli

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