Nell’epoca di internet, social network, videotelefoni e motori di ricerca, la riservatezza è diventata tema cruciale, perché il confine tra diritto all’informazione e diritto alla privacy risulta sempre più mobile. Sicurezza, ruolo pubblico, accesso ai dati e amministratore di sistema sono ormai termini che fanno parte del nostro lessico quotidiano utilizzato dai media in relazione all’utilizzo delle nuove tecnologie.

Il quadro che disciplina la materia, finora non molto chiaro,  è però ora in costante aggiornamento. Le ultime novità affrontano in modo particolare la tutela dei consumatori, dei minori e dei comuni cittadini.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

E, per una volta, l’Europa fa un passo avanti rispetto agli altri paesi, poiché ha fatto un passo avanti per una migliore protezione dei dati. Il nuovo provvedimento prescrive l’obbligo di cancellazione sicura dei dati per gli addetti al recupero-smaltimento dei Raee e per tutti i venditori di Aee usati. Di che cosa si tratta?

I due acronimi indicano rispettivamente Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (Raee) e Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (Aee). Stiamo parlando quindi di telefonini, pc, pda ecc. Gli apparecchi più vulnerabili al trattamento dati sono ovviamente i computer e i telefoni. Secondo le indicazioni dell’Autority europea, i produttori di Aee dovranno inserire sistemi che possano rendere facile la distruzione dei dati da parte degli stessi utenti, prima della dismissione dei dispositivi.

Anche dal Garante italiano arrivano novità importanti. Ad esempio i cittadini italiani dovranno essere informati con apposite segnalazioni del passaggio delle “Google cars”, i veicoli che girano per le strade delle città  fotografando luoghi e persone, la maggior parte delle volte, ignare di essere riprese e trasmesse in rete. L’Autorità garante della privacy italiana è la prima in Europa ad adottare un provvedimento di questo genere che prevede sanzioni per il colosso Google. La società infatti, attraverso il proprio sito web, dovrà informare tre giorni prima di effettuare le riprese. Per ogni regione visitata, dovrà essere dato l’analogo avviso mediante almeno due giornali locali e un emittente radiofonica.

Alla società californiana è stato imposto di nominare un suo rappresentante sul territorio italiano al quale i cittadini potranno rivolgersi per la tutela della propria riservatezza.

Sul tema dei minori, il Garante ha nuovamente ribadito che il diritto della privacy, nella fattispecie degli abusi, è prevalente rispetto al diritto di cronaca. Il caso era emerso a seguito di un’intervista televisiva che faceva riferimento a una persona terza minorenne. Rivelarare  il nome e cognome, la residenza geografica della persona coinvolta nell’episodio di cronaca, secondo il Garante, non riveste nessun interesse pubblico e mette a repentaglio la privacy della persona e dei sui famigliari.

Insomma, adesso le norme a tutela della riservatezza si fanno più chiare e precise. Il rispetto delle stesse, richiede maggiore attenzione da parte delle istituzioni e coinvolgimento etico da parte dei cittadini. Sul primo fronte le istituzioni stanno dimostrando di darsi da fare. Ora tocca a noi.

Condividi su:
Pasquale La Torre

Pasquale La Torre

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici