Assago si rinnova e lo fa all’insegna del green. La parola d’ordine è sviluppare la rete ciclabile e potenziare i collegamenti con la città. Il risultato? Circa 900 tonnellate di anidride carbonica in meno.

Un primo importante passo avanti è stato fatto con l’apertura delle due nuove fermate della linea metropolitana verde di Assago MilanoNord e Assago Milano Forum. La riduzione di CO2 registrata, è al momento legata soprattutto a questo evento, che ha sensibilmente ridotto il traffico verso la metropoli.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

Un risultato di rilievo, che però – a conti fatti – incide solo dell’1,6% sulle emissioni globali del territorio e che, di conseguenza, non costituisce tanto una tappa finale quanto un ottimo punto di partenza per sviluppare una politica ecologica di più ampio raggio. Ed è proprio a questa esigenza che cercano di rispondere diversi progetti attualmente in via di sviluppo: il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES), il progetto Mi-Bici (che ha già consentito la costruzione di una rete ciclabile di 14 km fra Buccinasco, la fermata Assago Milano forum e il centro di Mlano) e il progetto esecutivo POR.

Gli obiettivi parziali che i diversi piani si propongono di raggiungere, sono numerosi e includono la costruzione di una Velostazione per la custodia delle biciclette, l’attivazione di un servizio di bike sharing, la costruzione di una ciclabile che dovrebbe collegare il comune di Rozzano con Milano e Pavia e l’edificazione di una passerella per biciclette per consentire l’attraversamento dell’autostrada fino alla fermata Milanofiori Nord della metropolitana verde. Questo articolato piano di potenziamento dei percorsi ciclabili, non costituisce un’iniziativa isolata, ma rappresenta una tappa all’interno di un programma di pianificazione energetica esteso a più ambiti.

Il comune di Assago ha, infatti, aderito al “Patto dei Sindaci”, un’iniziativa (fortemente caldeggiata dall’Unione Europea) che prevede l’impegno dei primi cittadini in vista di una riduzione del 20% delle emissioni di anidride carbonica entro il 2020. Il patto, che in Italia ha riscosso numerose adesioni volontarie, senza particolari differenze fra Nord e Sud, rappresenta una risposta concreta e operativa al Protocollo di Kyoto.

Il potenziamento delle piste ciclabili messo a punto dal comune di Assago deve essere, quindi, valutato all’interno di questa prospettiva globale, come uno dei tanti elementi su cui si basa il PAES: il Progetto di pianificazione energetica ambientale che prevede – nel complesso – una riduzione dei consumi energetici del settore produttivo, terziario e residenziale, l’incremento dell’utilizzo di energia rinnovabile e la diffusione di una cultura di risparmio energetico fra i cittadini.

 

Condividi su:
Martina Fragale

Martina Fragale

Giornalista pubblicista dal 2013 grazie alla collaborazione con BuoneNotizie.it, di cui oggi sono direttrice. Mi occupo di temi legati all’Artico e ai cambiamenti climatici; come docente tengo corsi per l’Ordine dei Giornalisti e collaboro con l’Università Statale di Milano.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

Un Commento

  • fcoraz ha detto:

    il progetto Mi-Bici (che ha già consentito la costruzione di una rete ciclabile di 14 km fra Buccinasco, la fermata Assago Milano forum e il centro di Mlano)

    Questa è un’invenzione fantasiosa, non una buona notizia; attualmente non esiste neppure il collegamento ciclabile tra Assago paese e la fermata della metro del Forum, a meno che non sia bastato dipingere di rosso l’asfalto del marciapiede e installare un paio di cartelli stradali in cui c’è raffigurata l’immagine di una bicicletta per definirlo tale. Sul collegamento verso il centro di Milano si parla evidentemente di una cosa che non esiste.