Conciliare un’idea d’impresa e uno scopo sociale si può: a Milano ha aperto i battenti un locale molto speciale, che coniuga la ristorazione professionale e l’inserimento lavorativo di persone in condizioni di disagio. Il locale, promosso dalla cooperativa sociale “Anni Versati”, si chiama Ciccilla e si trova in Brera. Ciccilla nasce dall’intuizione di Sabina Bellione (presidente della cooperativa) che, insieme agli altri soci, ha messo in piedi una scommessa: entrare nella “movida” milanese con un’offerta di qualità gestita da imprenditori “abili in modo particolare”.

Obiettivo fondamentale del progetto Ciccilla è conciliare prodotti di qualità a km zero, rispetto dell’ambiente e inserimento lavorativo di persone svantaggiate.

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Da una parte, Ciccilla è una gastronomia che offre come piatto principale un classico delle nostre nonne, abituate a riciclare tutti gli avanzi del pranzo: le polpette. Queste vengono preparate con diversi ingredienti (carne, pesce, verdure, formaggi) e diverse tecniche (forno, padella, friggitrice, a crudo), prediligendo i prodotti a filiera corta (a km zero) e biologici. Oltre a selezionare con cura i fornitori delle materie prime, Ciccilla attua anche politiche di rispetto dell’ambiente e riduzione del consumo energetico.

Dall’altra, la cooperativa “Anni Versati” dà lavoro a persone con disagio contribuendo, in questo modo, a prevenire la loro emarginazione e a renderle cittadini attivi e partecipi: da assistiti a contribuenti. Grazie al progetto d’impresa sociale, sono stati creati 5 nuovi posti di lavoro, di cui 3 occupati da persone con disabilità psichica, per le quali lavorare ed avere un reddito fisso rappresenta un risultato non solo in termini economici, ma anche di cittadinanza sociale.

Ad un anno dall’apertura della Polpetteria Ciccilla, sono stati rilevati risultati significativi, sia in termini di benefici diretti per i soggetti coinvolti (i lavoratori della gastronomia e i collaboratori del circuito), sia per il mondo della cooperazione sociale. Ciccilla rappresenta un successo in tal senso, perché dimostra che si può conciliare l’idea di un’impresa commerciale innovativa, che punta sulla qualità delle relazioni e dei prodotti, con uno scopo sociale, cioè con la possibilità di dare lavoro a persone altrimenti escluse dal mercato.

Il progetto Ciccilla ha avuto la menzione d’onore dalla giuria del premio “Dal Dire al Fare Impresa Sociale”, dedicato a tutte le imprese sociali che hanno realizzato progetti innovativi, in una logica di crescita economica e sociale per lo sviluppo del nostro sistema Paese. Il premio di inserisce nella manifestazione “Dal Dire al Fare, il Salone della Responsabilità Sociale d’Impresa” che si svolgerà a il 30 e 31 maggio prossimi all’Università Bocconi di Milano. L’evento è  aperto a tutte le imprese sociali che hanno realizzato progetti innovativi in una delle 4 aree tematiche del Salone 2012 – consumi, prodotto, relazioni e lavoro – in una logica di crescita economica e sociale per lo sviluppo del nostro sistema Paese.

Dal Dire al Fare, il Salone della Responsabilità Sociale d’Impresa” (Milano, 30-31 maggio prossimi)  ha indetto la seconda edizione del premio “Dal Dire al Fare Impresa Sociale”, dedicato a tutte le imprese sociali che hanno realizzato progetti innovativi in una delle 4 aree tematiche del Salone 2012 (consumi, prodotto, relazioni e lavoro) in una logica di crescita economica e sociale per lo sviluppo del nostro sistema Paese.

Infine, una piccola curiosità: perché il nome Ciccilla? E’ il nome della zia di uno dei soci di “Anni Versati” ed ispiratrice dell’idea di impresa sociale, in quanto eccellente cuoca di polpette.

 

Per approfondire:

Disagio psichico e lavoro: è possibile grazie all’agricoltura sociale

 

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Graziana Saponari

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