A causa del fenomeno di “liquefazione” dei terreni, in alcuni comuni terremotati le strade sono impraticabili e l’unico mezzo adatto agli spostamenti di soccorsi e volontari è la bicicletta: “Salva i ciclisti” raccoglie e diffonde l’appello delle popolazioni colpite dal sisma.

Il recente terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna, ha fatto scoprire all’Italia un fenomeno sconosciuto ai più: la “liquefazione” (o “fluidificazione”) dei terreni, ovvero il comportamento dei suoli sabbiosi che, a causa di un aumento della pressione interstiziale, passano improvvisamente da uno stato solido ad uno fluido. A causa di forti sollecitazioni indotte nel terreno da un evento sismico, si verifica l’aumento delle pressioni interstiziali e si assiste alla fluidificazione del suolo (nella foto in alto).

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Il fenomeno è particolarmente accentuato nei comuni ferraresi di Cento e S. Agostino (soprattutto nella frazione S. Carlo) dai quali arriva la richiesta di aiuto: biciclette per i volontari e i vigili del fuoco, poiché il manto stradale è impraticabile con qualsiasi altro mezzo di trasporto.

L’appello delle popolazioni emiliane è stato prontamente raccolto dalla campagna #salvaiciclisti. “Salva i ciclisti”, il movimento popolare e spontaneo che chiede alla politica interventi mirati per aumentare la sicurezza dei ciclisti sulle strade italiane, ha rilanciato l’appello sul suo sito e sta cercando di organizzare al meglio le modalità con cui far giungere le biciclette a destinazione.

“Il Consiglio dei Ministri” – si legge sul sito di “Salva i ciclisti” –“ha deciso di aumentare la benzina di due centesimi al litro per far fronte all’emergenza del terremoto in Emilia. Al di là di quanto si possa pensare del provvedimento in se, è inutile dire che molti di noi – che da anni hanno rinunciato all’automobile – si sono sentiti un po’ tagliati fuori dalla possibilità di contribuire in modo attivo. Per questo ci siamo rivolti alla nostra rete di contatti sul territorio per sapere quali fossero le reali esigenze e in che modo poter aiutare le popolazioni. Stefania Agarossi, volontaria del campo di San Carlo, ci fa sapere che hanno bisogno di biciclette, così come a Cento e a Sant’Agostino (due dei paesi più colpiti dal sisma)”.

“A causa stato del manto stradale (danneggiato dal sisma), la bicicletta diventa un bene fondamentale per coprire le distanze tra i paesi colpiti, per i volontari come per gli ospiti dei campi. Se hai una bicicletta funzionante e/o una pompa di cui sei disposto a privarti”, quindi, puoi scrivere a [email protected] .

Per ulteriori informazioni:

Sito web: www.salvaiciclisti.it
E-mail: [email protected] oppure [email protected]
Twitter: @salvaiciclisti
Gruppo FB: facebook.com/groups/salvaiciclisti
Pagina FB: facebook.com/salvaiciclisti

 

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Laura Pavesi

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