Via libera nel “tacco d’Italia” ai contributi per il finanziamento di notiziari nella lingua dei segni Lis per i non udenti
, a tutte le emittenti che ne faranno richiesta. E’ stato approvato dalla Giunta regionale un regolamento che concede 600.000 euro per la formazione di professionisti del settore.

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I notiziari televisivi pugliesi abbatteranno il “muro del silenzio” e andranno in onda tradotti in Lis, la lingua dei segni che consentirà anche agli utenti audiolesi di poter essere informati sulle news regionali e dal mondo. A renderlo noto, l’agenzia di stampa “Redattore Sociale”, che ha riferito la decisione della Giunta regionale locale, riunitasi i primi di giugno con l’Ente nazionale sordi (Ens), di deliberare un regolamento che concede contributi a tutte le emittenti televisive locali che ne faranno richiesta, per includere nel loro staff professionisti del settore.

L’ordinamento, redatto dall’Assessorato regionale al welfare, prevede infatti l’impiego di operatori specializzati come traduttori del linguaggio Lis in italiano, qualificati in scuole di formazione professionali riconosciute, in base a quanto prevede l’art. 42 della legge regionale n. 20 del 31 dicembre 2010 e l’art. 9 del legge regionale n. 38 del 2011.

“L’inclusione sociale delle persone con disabilità”, ha dichiarato l’Assessore regionale al Welfare, Elena Gentile, a Redattore Sociale “non si concretizza esclusivamente con assegni di cura e assistenza diretta. Esistono forme di esclusione dai diritti fondamentali che sono più subdole, ma non meno discriminanti, come il diritto all’informazione, ad esempio”.

Approvato, a tal fine, un piano biennale che ha visto lo stanziamento di circa 600.000 euro per la preparazione di futuri interpreti Lis, che renderanno accessibili i Tg della fascia dalle 19,00 alle 21,00.

“Particolare attenzione è stata prestata all’adozione di criteri di valutazione dei progetti che possano dar voce a molte più emittenti televisive” , ha precisato Gentile in una nota , “in modo da assicurare il servizio di traduzione sull’intero territorio e per tutti i target di telespettatori”. La precedenza, però, sarà concessa alle emittenti che proporranno notiziari quotidiani e che diano al Lis uno spazio della durata di almeno 15 minuti nelle fasce di programmazione di punta.

“Rendere accessibile l’informazione regionale ai cittadini audiolesi compromessi più o meno gravemente, è non solo un dovere”, ha concluso l’Assessore regionale al welfare , “ma un vero e proprio obbligo, per oltrepassare quelle barriere che già fisicamente impongono alle persone con problemi di udito un allontanamento dalla comunità e quindi dalla partecipazione della vita cittadina”.

Il regolamento diventerà  operativo dopo l’approvazione da parte della Commissione consigliare competente e dopo che sarà pubblicato l’avviso per la concessione dei finanziamenti alle reti regionali televisive.

 

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