Recuperare generi alimentari, farmaci e altri beni di consumo che altrimenti andrebbero buttati per destinarli a associazioni ed enti che si occupano di persone in difficoltà. Questo è “Last Minute Market“,  progetto dell’Università di Bologna che, sin dal 1998, si prefigge di “trasformare gli sprechi in risorse”, al quale ha aderito anche la Città di Torino.  Il progetto è partito in questi giorni, in via sperimentale, nel quartiere torinese di Borgo Filadelfia.

Al progetto ha già aderito un primo gruppo di piccoli esercizi commerciali, bar, gastronomie, panetterie, macellerie e un negozio di prodotti biologici di Borgo Filadelfia. Ma si prevede di estendere questa esperienza di recupero di beni di largo consumo ad altre zone della città, a partire da settembre.

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Gli obiettivi sono importanti: aiutare le persone in difficoltà, limitare la produzione di rifiuti e dare visibilità alla responsabilità sociale dei piccoli commercianti.

In un’ottica di basso impatto ambientale si è voluta attuare la filosofia della “filiera corta” del recupero. Tutti i prodotti recuperati andranno a favore delle organizzazioni benefiche dello stesso territorio.

”Uscire dalla crisi insieme”, ha dichiarato l’Assessore al commercio di Comune di Torino, Giuliana Tedesco, “scommettendo sul valore della solidarietà: questo è il progetto avviato dalla Città di Torino con i commercianti di Borgo Filadelfia, per rilanciare il piccolo commercio di vicinato del borgo, patrimonio di relazioni che vogliamo mantenere e sul quale investiamo con convinzione”.

 

Fonte:  www.adnkronos.com

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