Plauso internazionale per la storica decisione. Consensi e manifestazioni di solidarietà arrivano dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dalle Nazioni Unite, organizzazioni internazionali che da anni si battono per la lotta contro il fumo. “Con la vittoria dell’Australia, la salute pubblica entra in una nuova era; l’era del controllo sul tabacco” commenta Margharet Chan direttore generale del WHO.
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SostieniciImmediata la risposta di Philippe Morris, che tramite il suo portavoce australiano, Chris Argent, fa sapere “ci riserviamo di leggere l’intera motivazione della corte in merito a tale decisione. In ogni caso, attendiamo di vedere la giustificazione sulla legalità del pacchetto generico e anche in altre sedi ove vi sono contenziosi aperti, come quello del pagamento di un risarcimento (da parte del governo Australiano, ndr) a Philip Morris Asia”.
Divisa, invece, l’opinione pubblica. Può davvero il colore del pacchetto influenzare la scelta del consumatore? O avere effetti sulla dipendenza da fumo? Sono molti quelli che pensano che la vera differenza possa essere fatta dal costo delle sigarette. Philippe Morris, nel frattempo, minaccia ricorso e lo scontro sembra dover durare ancora a lungo.