Pene molto più severe per gli abusi sui minori, ma anche l’introduzione nel nostro Codice Penale dei reati di adescamento, pedofilia e pedopornografia culturale. Queste le importanti novità che verranno introdotte a breve, in seguito alla ratifica, da parte del Senato, della “Convenzione del Consiglio d’Europa per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale”, meglio conosciuta come “Convenzione di Lanzarote”.

Il documento contro gli abusi sui minori era stato redatto e adottato dal Consiglio d’Europa il 12 luglio 2007 ed aperto alle sottoscrizioni degli Stati il 25 ottobre dello stesso anno. L’entrata in vigore ufficiale della Convenzione, invece, è datata primo luglio 2010.

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Nel nostro paese, la “Convenzione di Lanzarote” è rimbalzata più volte tra Camera e Senato, fino alla prima ratifica da parte del Parlamento italiano (approvazione all’unanimità, con votazione del 19 gennaio 2010) e fino alla sesta lettura e alla ratifica definitiva da parte di Palazzo Madama.

Questa settimana, infatti, anche il Senato ha approvato all’unanimità, con 262 voti favorevoli,  il Ddl di “Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d’Europa per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale, fatta a Lanzarote il 25 ottobre 2007, nonché norme di adeguamento dell’ordinamento interno”.

Il documento mira a rafforzare e armonizzare la protezione dei minori negli Stati firmatari, grazie ad uno specifico contrasto di quei reati, legati al reato di pedofilia, che avvengono grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie. Non a caso nel documento si parla di “grooming”, ovvero adescamento posto in essere “anche mediante l’utilizzo della rete Internet o di altre reti o mezzi di comunicazione”.

Sono previste anche pene molto più severe per i maltrattamenti in famiglia e per i reati di pornografia e prostituzione minorile. Nella Convenzione, inoltre, si ribadisce che il minore ha diritto ad essere ascoltato con dignità e rispetto, ad essere protetto da qualunque forma di discriminazione, ad essere informato, ascoltato e essere libero di esprimere la propria opinione o preoccupazione. E ha diritto ad una efficiente assistenza, privacy, sicurezza o prevenzione speciale.

”Accogliamo con favore la notizia dell’approvazione del ddl di ratifica della Convenzione di Lanzarote”, ha dichiarato alla stampa Giacomo Guerrera, presidente di Unicef Italia. “La Convenzione, infatti, rappresenta uno strumento fondamentale per la tutela dei minorenni da gravi violazioni come l’abuso e lo sfruttamento sessuale. Inoltre sarà maggiormente efficace l’azione di contrasto a questi gravi reati , spesso portata avanti in collaborazione con altri Stati, grazie a mezzi ancora più incisivi”.

Ad oggi, l’Italia è il 23esimo stato europeo ad aver ratificato la “Convenzione di Lanzarote”, dopo Albania, Danimarca, Francia, Grecia, Malta, Olanda, San Marino, Serbia, Spagna e altri. Il processo di firma della Convenzione a livello globale, però, è ben lontano dall’essere concluso: in tutto il mondo, infatti, i Paesi firmatari sono solo una quarantina, ma possiamo dire che il processo è, comunque, sulla buona strada.

 

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Un Commento

  • KATRY ha detto:

    E quando il pedofilo è un maestro ed il reato lo ha consumato all’interno di una scuola pubblica?La pena quale sarebbe?