Il Consiglio dei Ministri ha approvato una serie di nuove misure sulla semplificazione, volte a favorire imprese e cittadini in questi ambiti: lavoro e previdenza, infrastrutture, beni culturali ed edilizia, privacy, ambiente e agricoltura. Le norme, che fanno seguito al Decreto-legge del 9 febbraio 2012, n. 5, denominato “Semplifica Italia”, sono state proposte dal Ministro della pubblica amministrazione e la semplificazione, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico.

Il primo intervento, denominato “più sicurezza e meno carte” prevede la semplificazione “degli adempimenti formali in materia di sicurezza sul lavoro, senza toccare gli aspetti sostanziali della disciplina. Nelle disposizioni” – si legge nel comunicato del Consiglio dei Ministri – “vi è un largo utilizzo di modelli standard, di modelli e procedure semplificate (da adottare, previa consultazione di Regioni e parti sociali), nonché l’allungamento dei termini di apertura delle dogane, per facilitare il disbrigo delle pratiche per l’import/export”.

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Il tutto, di concerto con il Ministero del Lavoro. L’obiettivo è quello di rendere “più facile da parte delle imprese il corretto adempimento degli obblighi sostanziali. Nello stesso tempo, si agevola il controllo da parte degli organi di vigilanza”.

In tema di edilizia, “sul permesso di costruire si prevede la certezza dei tempi di conclusione del procedimento. La norma elimina il silenzio rifiuto previsto per il rilascio del permesso di costruire nei casi in cui sussistano vincoli ambientali, paesaggistici o culturali: il provvedimento dovrà essere sempre espresso. Per quanto riguarda l’autorizzazione paesaggistica si prevede l’obbligo dell’amministrazione competente, una volta decorso il termine ridotto a 45 giorni, per l’espressione del parere da parte del soprintendente, di provvedere sulla domanda di autorizzazione”.

E ancora, vengono introdotti piccoli snellimenti delle procedure burocratiche nelle quali i cittadini incappano più di frequente: “cambio di residenza e dichiarazione per la tassa dei rifiuti nello stesso contesto. Si evitano ai cittadini inutili peregrinazioni tra gli uffici e si previene l’evasione tributaria. Rilascio da parte degli Atenei delle certificazioni dei titoli di studio, anche in lingua inglese”.

Oltre a rendere più facile la vita di cittadini e imprese, ormai abituate alle lungaggini burocratiche italiane, si dovrebbe ottenere un certo risparmio da poter investire, ad esempio, in sicurezza e controlli.

 

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