La Banca Centrale di Nigeria mette in guardia tutto il continente africano verso le “nuove forme di imperialismo” attuate da molti Paesi (Cina in particolare), che depredano i beni primari locali e rivendono agli africani prodotti manifatturieri finiti – impedendo così lo sviluppo dell’economia locale. Nel 2012, riferisce la Banca Centrale di Nigeria, gli scambi commerciali tra Cina e Africa hanno raggiunto i 200 miliardi di dollari: 20 volte di più rispetto all’anno 2000.

Questo comportamento neo-colonialista, viene definito come “uno dei maggiori artefici del sottosviluppo africano”. I paesi africani devono reagire a queste pratiche commerciali “predatorie”, favorendo e puntando sull’educazione e l’istruzione delle popolazioni locali.

Fonte:  TM News

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