Decisione storica quella dell’Assemblea generale dell’Onu: con la ratifica del trattato scatta il divieto per gli Stati di commerciare armi in caso di genocidio, crimini di guerra e contro l’umanità. 154 paesi che hanno detto sì, 23 stati che si sono astenuti e col voto contrario soltanto di Iran, Corea del Nord e Siria. A spingere per una regolamentazione che impone anche agli stati venditori l’accertamento che le armi servano per la difesa e non per la violazione dei diritti umani sono stati Stati Uniti, Francia Gran Bretagna e la stessa Italia. Immediata la soddisfazione del segretario generale dell’Onu Ban Ki moon.