Ecco un’altra buona notizia per gli amanti della musica, che in questa calda estate del 2013 sembra proprio farla da protagonista sia a livello nazionale che Europeo.

La commissione giuridica del Parlamento europeo ha approvato all’unanimità un progetto di legge  in cui sono previste nuove norme in materia di gestione collettiva dei diritti d’autore. Le nuove norme permetteranno ai distributori di musica online come Spotify, iTunes e Amazon di ottenere licenze più facilmente e ai musicisti di ricevere royalties più rapidamente, consentendo al consumatore finale di godere di una più ampia gamma di musica online. Come ha detto Marielle Gallo, membro del Parlamento europeo che ha guidato la commissione di valutazione del testo “la semplificazione e la trasparenza di licenze e di diritti d’autore rappresentano un vantaggio di accesso ai  contenuti musicali on-line per i consumatori“.
Attualmente, come enunciato anche dalla petizione italiana lanciata da Stefano Boeri qualche giorno fa (e di cui ci siamo occupati),  le norme in materia di diritto d’autore sono frammentate un po’ in tutti i 28 paesi europei (lo ricordiamo, 28 con l’ingresso della Croazia nell’Unione il 1 luglio 2013) . Anche i distributori di musica online spesso hanno a che fare con le organizzazioni di gestione collettiva degli autori in ogni  Stato membro della UE singolarmente, anche se poi la distribuzione valica abbondantemente i confini.
Secondo la proposta di legge, i fornitori possono così ottenere licenze da un numero ridotto di organizzazioni che operano a livello di UE. “Questa legge è fondamentale per i titolari dei diritti, gli autori e gli artisti, che avranno così il diritto di percepire pagamenti più tempestivi dalle loro società di gestione collettiva. A beneficiarne sarà anche il settore culturale nel suo complesso mercato interno EU“, ha dichiarato Christian Engstrom, membro del parlamento EU Gruppo Verde Alleanza libera Europea. “per molti distributori di musica online sarà così più facile fornire musica per i consumatori in tutta Europa“.
Il Parlamento ha anche approvato un emendamento che garantisce anche ai musicisti più piccoli e meno popolari l’accesso al mercato alle stesse condizioni dei pesci più grossi,  tagliando, inoltre, i termini per i pagamenti degli artisti da 12 a 3 mesi dalla fine dell’esercizio finanziario in cui è stato raccolto il gettito dei diritti.
Il Gruppo europeo delle Società di Autori e Compositori (GESAC), che rappresenta più di 800.000 artisti in Europa in una serie di settori, tra cui musica, si è detto ampiamente soddisfatto del testo.

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