Ieri il Parlamento Europeo ha consegnato il Premio Sakharov 2013 per la libertà di pensiero a una persona molto speciale.
Lei è Malala Yousafzai, attivista pakistana  impegnata per il diritto delle ragazze all’istruzione.
Malala ha 16 anni, è una studente dalla città di Mingora, distretto dello Swat, Pakistan. Fin da giovanissima combatte contro il regime talebano che vieta alle ragazze di frequentare la scuola. Nella Valle di Swat tutti la conoscono. E’ nota per i suo attivismo e suoi discorsi in favore dei diritti per le donne.
Ha tenuto il suo primo discorso pubblicoCome osano i talebani togliermi il diritto fondamentale all’istruzione?” nel settembre 2008 (a 11 anni).
Dal gennaio 2009 tiene un blog per la BBC in lingua Urdu, scrivendo sotto lo pseudonimo di Gul Makai , un’eroina folk pakistana. Ma il blog ha la voce e la passione di Malala. I talebani lo scoprono. Da allora la sua famiglia riceve continue minacce. Il 9 ottobre  2012, Malala è su di un scuolabus di ritorno a casa. Il pulmino viene fermato su di una strada sterrata a metà tra un paese e un altro. Un giovane barbuto vi sale sopra. Nel retro ci sono solo ragazzine velate. Sono tutte compagne di scuola che tornano a casa. Sono spaventate. Rimangono in silenzio. L’uomo domanda con voce secca: “chi è Malala?“.
Istintivamente tutte girano lo sguardo in un’unica direzione.
Lui capisce. Spara tre colpi. Li spara dritto verso la testa e il collo. La crede morta. Scende dal veicolo e va via. La ragazza viene subito portata in ospedale.
E’ gravissima ma riesce a sopravvivere. Malala ha voglia di viviere e di continuare da dove l’hanno interrotta.
I discorsi riprendono e si fanno più frequenti. La sua voce è più forte ora e valica confini più ampi della Valle di Swat.
L’Europa assegna a questa giovane donna di 16 anni il premio Sakharov 2013 per la libertà di pensiero.
Il premio Sacharov per la libertà di pensiero , che deve il nome allo scienziato e dissidente sovietico Andrei Sakharov , è stato istituito nel dicembre 1988 dal Parlamento europeo per onorare le persone o organizzazioni che dedicano la loro vita alla difesa dei diritti umani e delle libertà , in particolare il diritto alla libera espressione .  “Malala ha ottenuto il riconoscimento mondiale come combattente per il riconoscimento dei diritti umani” dicono i deputati che l’hanno candidata al premio che ha appena ritirato “e per il diritto all’istruzione femminile, per la libertà e l’autodeterminazione” .
Martin Schulz, Presidente del Parlamento europeo aggiunge  “Con l’assegnazione del premio Sakharov a Malala Yousafzai, il Parlamento europeo riconosce l’incredibile forza di questa giovane donna. Malala” ha poi continuato Schulz “è un faro per i diritti di tutti i bambini a ricevere un’educazione. Diritto troppo spesso trascurato” . In un  mondo dove sono circa 250 milioni le ragazze che non possono andare liberamente a scuola, Malala è la voce di tutte.
E oggi questo prestigioso premio va a tutte quelle donne, bambine, ragazze che nel mondo gridano per il loro diritto allo studio e all’educazione.

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