Un abbraccio e un comunicato asciutto hanno accompagnato una delle migliori notizie di questi giorni, ovvero la firma dell’accordo a Ginevra tra EU3 +3 e Iran in materia di nucleare. A darne la notizia, l’Alto rappresentante dell’UE e il ministro degli Esteri iraniano , insieme con i ministri degli Esteri e direttori politici della E3 (ovvero il consesso di tre paesi europei Francia, Germania e Regno Unito) insieme alle tre potenze mondiali di Cina, Federazione Russa e Stati Uniti e Iran, a seguito del vertice di quattro giorni dal 20 al 24 novembre 2013 a Ginevra.

Dopo intense trattative, è stato raggiunto un accordo su un piano d’azione comune che definisce un approccio verso il raggiungimento di una soluzione globale a lungo termine . I Ministri degli esteri dei paesi riuniti in Svizzera hanno così convenuto che il processo che ha portato a questa soluzione includerà un primo passo , sulle misure iniziali reciproche da adottare per entrambe le parti per una durata di sei mesi. Sul comunicato si fa inoltre sapere che “l’adozione del piano d’azione comune è stato possibile grazie ad un senso di rispetto reciproco e la determinazione a trovare un modo di procedere che è vantaggioso per tutti noi” .
Il presidente Barroso ha commentato l’avvenimento descrivendolo come “uno tra i principali passi avanti per la sicurezza globale e la stabilità“.
Barroso, poi, si è congratulato con l’Alto Rappresentante e Vice Presidente della Commissione europea Catherine Ashton, attribuendo il buon esito delle trattative alla sua dedizione durante gli ultimi 4 anni. Gli accordi sono una concreta testimonianza dell’impegno dell’UE verso la stabilità regionale e globale.
Commenti positivi arrivano dagli Stati Uniti, il cui presidente Barak Obama ha ricordato come ‘”questo accordo è un primo importante passo e apre il tempo e lo spazio per andare avanti con nuovi negoziati e raggiungere entro sei mesi un accordo generale’‘ e, commentando a caldo lo storico risultato raggiunto si è appellato al Congresso affinché non vengano imposte altre nuove sanzioni contro il governo iraniano che, in base ai termini dell’accordo di Ginevra,  si è impegnato a interrompere l’arricchimento dell’uranio sopra il 5%, a non aggiungere altre centrifughe e a neutralizzare le sue riserve di uranio arricchito a quasi il 20%.
Ottimismo condiviso sia da Michael Mann portavoce del capo della diplomazia Ue Catherien Ashton, che si abbandona ad un veloce e felice twit «abbiamo raggiunto accorto tra E3+3 e Iran» che dal segretario di Stato americano John Kerry  che, sempre su Twitter esprime cauto entusiasmo “un primo passo che rende il mondo più sicuro. Ora c’e’ ancora da lavorare“.

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Di parere opposto invece è Benyamin Netanyahu, premier israeliano che stamane ha aperto la seduta settimanale del consiglio dei ministri additando l’accordo raggiunto a Ginevra con l’Iran come  “un errore storico” che renderà “il mondo e’ oggi piu’ pericoloso“.Rimane il fatto che l’accordo di oggi è un passo significativo verso lo sviluppo di una relazione più costruttiva tra i paesi.

 

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