Accogliendo le richieste di una parte dei vescovi nei Sinodi del 2005 e del 2014, Papa Francesco ha varato una riforma delle cause di nullità matrimoniali che rende più rapide e meno costose le procedure, attribuendo al vescovo diocesano la responsabilità di essere lui stesso il giudice competente a pronunciare la sentenza quando le ragioni della nullità sono evidenti o riguardano la mancanza di fede che può aver viziato il consenso dei coniugi.
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