Formazione a distanza, eroina dell’era pandemica con i videocorsi

 

In Italia un incremento del 100%

Il 2020 vede uno stravolgimento delle abitudini degli Italiani da tutti i punti di vista. Il motivo non è difficile da trovare. Anzi, è proprio sotto gli occhi di tutti: il coronavirus.

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Il lockdown, previsto per forme di emergenza di questo tipo, non ha fatto sconti neanche dal punto di vista della formazione e dell’istruzione. Le scuole sono state obbligate a chiudere (sia quelle pubbliche che quelle private) impedendo così agli studenti di completare i loro percorsi di studi o di iniziarne dei nuovi.

Ecco però che in soccorso alle scuole, agli insegnanti, e agli studenti sono intervenuti i videocorsi e le videolezioni. In Italia i dati registrano un incremento del 100%. Un boom che è scoppiato subito, con l’avvento della pandemia.

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Un buon uso del tempo

Questa richiesta di formazione digitale non è solo causa di uno stato di tensione dal punto di vista epidemiologico, che ha obbligato scuole e università a chiudere, ma è frutto di una riflessione acuta su come fare un buon uso di quel tempo che inaspettatamente ci siamo ritrovati a disposizione.

La richiesta di videocorsi e videolezioni si è espressa con un’ampia gamma di possibilità. Si parte dai corsi di formazione digitale nei settori del marketing, della comunicazione, dell’arte, della scrittura, a quelli di scrittura creativa, giornalismo fino ad arrivare addirittura a percorsi gratuiti su come diventare felici come quello (seguito da 1,72 milioni di iscritti) offerto dalla famosa università di Yale. Una classe virtuale senza precedenti capitanata dalla professoressa di psicologia Laurie Santos.

I profili dei protagonisti di questa rivoluzione sono molteplici. Giovani, adulti e anche chi è avanti con l’età, si propongono per inserirsi in un contesto di video apprendimento, senza differenze di rilievo tra uomini e donne.

Gli strumenti digitali che fanno da canale di trasmissione dei contenuti sono piattaforme come Zoom e Google Meet, ancora poco conosciute fino ad ad oggi ma che presto rivestiranno un ruolo indispensabile nell’evoluzione culturale di massa.

I costi ovviamente variano a seconda del tipo di formazione offerta ma in molti casi gli erogatori applicano sconti o tariffe molto vantaggiose.

Un aspetto fondamentale da tenere in considerazione sono le opportunità di lavoro che lo studente può imboccare alla fine dei percorsi formativi. In molti casi sono gli stessi erogatori ad aprire alcune porte per lo studente. Vedi i casi di formazione come web copywriter, articolista etc. Un boom che può incrementare ulteriormente la crescita di questo tipo di corsi, avviata già prima della pandemia. Infatti la formazione a distanza, secondo il Global Market Insight ha avuto un‘incremento dal 2018 di 190 miliardi di dollari e prevede di toccare quota 300 miliardi di dollari nel 2025.

Si evince quindi un alto tasso di gradimento degli studenti verso la formazione a distanza legato, senza dubbio, alla possibilità di seguire le lezioni da casa, organizzarsi in maniera più comoda e in molti casi, poter rivedere i contenuti più di una volta.

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Giovanni Cugliari

Giovanni Cugliari

Giovanni Cugliari collabora con BuoneNotizie.it grazie allo stage annesso al percorso di formazione dell'Associazione Italiana Giornalismo Costruttivo per diventare giornalista pubblicista.

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