Sia che vincano i Repubblicani che i Democratici alle elezioni USA del 2020, l’America sarà sempre più verde.

Le elezioni USA del 2020 diventano sempre più un tema di dibattito man mano che si avvicina il momento decisivo del voto. In questi ultimi giorni, il coronavirus che ha colpito l’attuale presidente Donald Trump ha messo un po’ più di incertezza su chi guiderà l’America nel futuro. Non sappiamo, ancora, chi vincerà le elezioni.

In tutto questo, un punto fermo, però, c’è. Infatti, aumentano sempre di più i sostenitori della svolta green negli USA. Sono sempre di più quelli che sono consapevoli dell’esistenza dei cambiamenti climatici e delle loro conseguenze. Sono persone, queste, politici e non, che credono che sia necessario unirsi per fare qualcosa di concreto a favore dell’ambiente. Vediamo chi sono e quali sono i passi in avanti compiuti per inquinare meno.

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Il sottofondo green delle elezioni USA 2020

Il 4 novembre 2019 gli USA hanno scelto di ritirarsi dagli Accordi di Parigi sul clima. Questa decisione entrerà in vigore il 4 novembre di quest’anno. In caso di vittoria dei Repubblicani, questa sarà la strada che si continuerà a proseguire.

Nonostante ciò, però, un numero sempre crescente di americani ha scelto di andare nella direzione opposta. Stiamo parlando della US Climate Alliance. È una coalizione formata attualmente da 25 governatori che, come si legge sul sito, sono “leader dell’agenda statale sul clima”. Il 23 settembre 2020 ha ratificato l’impegno a difendere il clima, nonostante la pandemia. Il suo obiettivo è quello di sostenere le azioni per il clima in maniera indipendente dal risultato delle elezioni.

Nel suo report del 2020, tra i risultati raggiunti si colgono i passi in avanti nella transizione alle energie rinnovabili; è stata aumentata l’efficienza energetica degli edifici; sono stati distribuiti veicoli più puliti ed efficienti; infine, sono state trovate soluzioni innovative per il clima. Tra queste, vi è il lancio dei Green Liberty Bonds da parte della Green Bank: si tratta del primo green bond del Connecticut, pensato per essere accessibile al singolo investitore; nel Massachussets, invece, è stato incentivato l’uso di energia pulita nel caso in cui la richiesta di elettricità fosse elevata.

Il ruolo dei Sindaci del Clima e dell’energia elettrica pulita

L’US Climate Alliance non è la sola organizzazione che si occupa di difendere il clima. Accanto ad essa vi è Climate Majors. È l’associazione di 468 sindaci americani che si impegnano a sostenere gi obiettivi dell’Agenda 203o sul clima. Tra le iniziative messe in campo ci sono l’aumento degli incentivi per l’uso di energie rinnovabili e l’acquisto di veicoli elettrici. Inoltre, il sindaco della città di Santa Barbara (uno dei sottoscrittori di questa associazione) ha presentato un piano per rendere questa città a impatto zero nel 2035.

Questa associazione, a sua volta, sostiene una coalizione che mira a fornire gli USA di auto elettriche non inquinanti: è l’Electrification Coalition. Le sue origini, però, non sono propriamente ecologiche. Il suo obiettivo, infatti, è quello di far diventare gli USA indipendenti dal petrolio dal punto di vista economico con nuove soluzioni.

Questa coalizione si sta impegnando a fornire i college e le università americane di veicoli elettrici, insieme a Second Nature. Si tratta di un progetto iniziato nel 2018 in partnership con Climate Mayors e Sourcewell. Come si legge sul sito, quest’ultima è “un’organizzazione governativa autosufficiente, che collabora con enti governativi ed educativi in tutto il Nord America”. Second Nature, invece, è un’organizzazione che intende accelerare le azioni a favore del clima nelle scuole superiori.

Gli USA fanno ancora parte dell’Accordo di Parigi

A tutto questo si aggiunge la dichiarazione We Are Still InCome si legge sul relativo sito, è un documento sottoscritto “da più di 3.800 leader dei municipi, dei Parlamenti, dei consigli di amministrazione e dei campus universitari americani, che rappresentano oltre 155 milioni di americani e 9 trilioni di dollari dell’economia statunitense”. L’obiettivo è quello di stimolare iniziative per rimanere all’interno degli Accordi di Parigi sul clima. Un esempio è quello della California Academy of Sciences, uno dei musei più ecosostenibili al mondo. I suoi scienziati hanno realizzato PlanetVision, una mostra per sensibilizzare il pubblico al rispetto dell’ambiente.

Il programma verde dei Democratici

I Democratici, dal canto loro, hanno tra i punti fondamentali del loro programma politico l’attenzione per l’ambiente. Questi ultimi, infatti, sostengono che il cambiamento climatico sia una minaccia dal punto di vista economico. Comunque, ritengono che si possano creare nuovi posti di lavoro dagli impianti di energie pulita. Il loro impegno è quello di fronteggiare i cambiamenti del clima e migliorare l’ambiente.

Sia che vincano i Democratici che i Repubblicani, rimane il fatto che gli Stati Uniti stanno andando sempre di più verso la piena sostenibilità ambientale, nonostante la pandemia. Ci sono tutte le carte in regola affinché questa svolta green possa continuare anche nel futuro. Insieme alle altre iniziative già realizzate dagli USA per migliorare il clima.

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Dario Portaccio

Dario Portaccio

Laureato in Informazione, Editoria e Giornalismo, oggi collaboro con BuoneNotizie.it grazie al percorso di formazione biennale dell'Associazione Italiana Giornalismo Costruttivo, con cui sono diventato giornalista pubblicista.

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