Il punto in Italia e in altri Paesi su Covid e vaccini. Un colpo d’occhio sui numeri in Italia e sulla gestione della situazione in Paesi più avanti del nostro nella campagna vaccinale. 

Covid e vaccini: come stiamo uscendo dalla pandemia? E’ una domanda a cui ha tentato di rispondere il G7, riunito in questi giorni nel Regno Unito per discutere sulle strategie di uscita dalla pandemia Covid-19 e sulla ripresa dell’economia mondiale. E’ indubbio che la soluzione a entrambe le problematiche stia nell’accesso ai vaccini.

Covid e vaccini: a che punto siamo?

In Italia sono state vaccinate 42.245.192 persone, di cui 14.070.044 hanno completato il ciclo vaccinale. Dal report settimanale vaccini anti-covid 19 della Presidenza dei Ministri emerge che oltre il 25% della popolazione ha completato il ciclo vaccinale. Nello specifico l’83,70 %  sono over 80, quasi il 2% tra 12 e 19 anni.

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Il podio delle regioni più vaccinate è occupato dalla Lombardia per un totale del 94, 7 % di somministrazioni, seconda regione, le Marche con 94, 5% e terzo l’Abruzzo 94, 3%. Ultima, ma con una buona percentuale, la Sardegna con l’85,4 %. Un dato interessante è sicuramente quello della prima classificata, appunto la Lombardia, che nonostante le difficoltà iniziali dovute alla lentezza della distribuzione vaccinale ora si avvicina all’immunità di comunità. Non solo, il 52% di 12-29 enni della Lombardia ha aderito alla campagna vaccinale mostrando “un segno fondamentale che mostra la consapevolezza della protezione si se stessi e delle proprie famiglie” come ha commentato Letizia Moratti, vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia, durante un’intervista televisiva.

Vaccini nel mondo 

Tra i Paesi nel mondo che si sono distinti per maggiore numero di dosi somministrate per numero di abitante ci sono gli Emirati Arabi, Israele, Bahrain, Mongolia, Cile e UK. Molto significative a tal proposito sono le strategie adoperate rispettivamente dal governo inglese, primo in Europa e, quello israeliano, secondo nel mondo, nella somministrazione dei vaccini. 

 L’ “exit-strategy” del Regno Unito

Il primo ministro britannico Boris Johnson ha presentato qualche mese fa alla Camera dei Comuni il suo piano per allentare le misure di contenimento anti-Covid 19 nel Paese. Si tratta di  quattro fasi dipendenti da quattro test: il successo della campagna di vaccinazione, il numero di ricoveri in ospedale, la pressione sul sistema sanitaria e l’impatto di eventuali nuove varianti. Il Primo Ministro aveva affermato che se ognuno di questi quattro parametri fosse risultato positivo sarebbero stare ritirate tutte le misure di contenimento a partire dal 21 Giugno. Nonostante il Paese sia il quinto  al mondo vaccinato e primo in Europa, la BBC ha comunicato  proprio ieri che il Regno Unito rinvierà la revoca per altre quattro settimane dalla data stabilita, a causa  della variante Delta (la variante indiana), responsabile dell’aumento dei nuovi contagi in Inghilterra e nelle altre regioni del Regno Unito. Resteranno quindi chiusi i locali notturni e sarà obbligatorio lo smart working per molte attività lavorative. 

Pandemia: Israele verso la “normalità”

Tre sono i punti fondamentali  per uscire dalla pandemia secondo il progetto di Arnon Shahar, responsabile Piano vaccini di Israele: vaccinazioni di massa, green pass e centralizzazione del sistema sanitario. Da circa una settimana è iniziata  la vaccinazione contro il Covid-19 per i minori di età compresa tra i 12 e i 15 anni, approvata dal Ministro della salute Yuli-Yoel Edelstein. Non sono emersi altri casi di contagio e sono state abolite quasi tutte le misure di restrizione. Non ci saranno limitazioni all’ accesso di non vaccinati a pubblici eventi, ristoranti, palestre ecc. Resteranno invariati l’obbligo della mascherina nei locali interni e prescrizioni per chi viene dall’estero. Saranno consentiti, infatti, solo per “motivi essenziali” e con obbligo di quarantena i viaggi internazionali in Israele. Questa misura di restrizione non sarà applicata a cittadini e residenti. Chi ha un certificato di vaccinazione rilasciato all’ estero potrà richiedere l’esenzione dall’isolamento, effettuando un test sierologico una volta arrivato a Israele e compilando un modulo di “autorizzazione del passeggero” online  da compilare entro 24h dalla partenza.

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Francesco Bia

Francesco Bia

Docente di lettere e aspirante pubblicista. Ho collaborato per sei anni con due settimanali locali scrivendo di attualità, cultura, spettacolo, cronaca e sport. Oggi collaboro con BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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