Il G20 è stato ospitato a Bali il 15 e 16 Novembre 2022. E’ un G20 che vede l’esordio di Giorgia Meloni e Rishi Sunak e la discussione di un nuovo aspetto globale: la guerra.

La Russia ha partecipato, rappresentata da Sergei Lavrov, mentre Volodymyr Zelensky si è collegato da Kiev, nonostante l’Ucraina non faccia parte del G20. Un vertice acceso e potenzialmente utile per definire accordi sulle forniture di gas, sulle necessità economiche globali e sulla fine della guerra.

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Cos’è il G20?

Il G20, nato dopo la crisi economica del 1999, ha l’obiettivo di convogliare i Paesi più industrializzati in dialoghi e attività concrete, per migliorare il benessere globale. Le questioni variano a seconda del periodo storico. Nel luglio 2021, ad esempio, il G20 era stato ospitato dall’Italia con l’obiettivo di discutere di clima e questioni economiche post pandemia.

Quest’anno il fulcro del vertice organizzato a Bali è legato alla guerra e alla necessità di risorgere a livello economico. I membri del G20 sono Arabia Saudita, Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, Giappone, India, Indonesia, Italia, Messico, Russia, Sud Corea, Turchia, UE, UK e USA. Alcuni di questi Paesi (Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, UK, USA) si sono riuniti nel G7 svolto in Germania dal 26 al 28 giugno, per parlare di guerra e crisi economica.

Guerra, mangrovie e strette di mano

Fra le attività proposte al G20, il presidente indonesiano Joko Widodo ha guidato i leader all’interno della foresta di mangrovie di Hutan, per piantare nuovi alberi. L’attività è stata il simbolo del valore di questo G20: la necessità di una rinascita economica, del rispetto del clima e della fine della guerra.

Durante gli incontri, la notizia dalla Polonia della caduta di un missile ha allertato i leader del G20, richiedendo un’azione concreta nel cessare la guerra. I leader si sono incontrati bilateralmente per parlare di alleanze e strategie. L’incontro più atteso è stato quello fra Biden e Xi Jinping che ha messo al centro dei dialoghi la questione Taiwan: i due presidenti si sono mantenuti neutrali e al momento sembra lontana l’ombra della guerra fra Cina e Taiwan.

Molto positiva è stata invece la linea comune contro la guerra fra Ucraina e Russia, che ha visto i due presidenti concordi nel voler fermare il conflitto e uniti nel condannare la strumentalizzazione delle armi nucleari.

Luci e ombre del G20

In generale il G20 ha reso consapevoli tutti i Paesi che la guerra è ancora in atto e l’impegno collettivo è quello di fermarla. Gli accordi fra i vari leader hanno mostrato l’intenzione di cooperare al fine di migliorare le forniture di gas e limitare il rischio di una crisi economica. Sono stati ribaditi accordi fra USA, Giappone e Sud Corea, che dimostrano una buona collaborazione nel fronte del Pacifico. Anche l’India è apparsa come protagonista del G20, in una serie di proposte di crescita economica costruttiva e accessibile.

Nonostante ciò, sono evidenti alcune ombre in questo G20, a partire dalla Russia che ha partecipato, ma in maniera silente, con alcune fake news sul ricovero in ospedale di Lavrov. Nel contempo Biden non ha voluto incontrare il principe Saudita Mohammed Bin Salman, dopo la decisione di tagliare la produzione di petrolio dell’Opec. Macron ha mantenuto una visibile distanza nei confronti di Giorgia Meloni, mentre il premier britannico Sunak ha dovuto riconquistare la credibilità dell’UK e dei leader del G20. 

Il G20 che avvicina l’Occidente e l’Italia

Il G20 avvicina l’Occidente e il resto del mondo” con queste parole Giorgia Meloni ha riassunto le impressioni di questo vertice. La premier ha incontrato nella giornata di martedì Biden, che si è detto favorevole ad incrementare le forniture di gas, il premier indiano Modi, che ha indicato in un Tweet la sua disponibilità a creare una rete economica con l’UE e l’Italia. La giornata di mercoledì ha visto la premier atta a intrecciare un dialogo con Xi Jinping. Un momento importante in cui si è parlato di crescita e accordi economici. L’Italia ha presentato al G20 una serie di proposte per gli accordi sul grano, che potrebbero alleggerire la crisi economica.

In generale l’Italia si è presentata bene con il nuovo governo, anche se rimane ancora sanguinante la ferita aperta con Macron sulla questione migranti. In questo frangente sarà necessaria una nuova serie di incontri con i leader dell’UE, per cicatrizzare le tensioni. In attesa di ulteriori accordi per la risanare la crisi economica e portare Ucraina e Russia a trovare una soluzione contro la guerra, il G20 ha creato un’unione fra Occidente e Oriente inaspettata e positiva. La palla ora passa all’India, che sarà l’organizzatrice del prossimo G20 nel 2023. 

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Erika Mattio

Erika Mattio

Erika Mattio, giornalista, autrice, archeologa, antropologa, viaggiatrice, dottoranda in Antropologia fra Madrid e Venezia. Ho studiato a Istanbul e Mashhad per poi intraprendere spedizioni in Medio Oriente e in Africa. Scrivo per BuoneNotizie.it e sono diventata pubblicista grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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