I deputati del Parlamento Europeo, dall’inizio del 2023, stanno lavorando ad alcune misure per contrastare la corruzione. L’obiettivo è metterle in pista prima dell’estate.

Il tema è diventato prioritario dopo gli scandali che hanno coinvolto alcuni parlamentari. Si è resa necessaria una azione decisa per recuperare il prestigio e l’integrità di questo organo comunitario.

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Cos’è il Codice di Condotta del Parlamento UE

I membri del Parlamento Europeo hanno individuato alcune aree di miglioramento, su cui operare per contrastare il rischio di corruzione.

Uno strumento fondamentale già esiste: si tratta del Codice di Condotta. Il testo, in vigore già dal 2012, prescrive alcuni principi guida di comportamento che i deputati devono seguire. Lo scopo è assicurare che ciascuno agisca unicamente nell’interesse generale con disinteresse, integrità, trasparenza, diligenza, onestà, responsabilità e per tutelare il buon nome del Parlamento Europeo.

Il Codice di Condotta stabilisce regole sui conflitti di interessi e sul modo in cui i deputati devono porvi rimedio. In particolare, il Codice concentra la sua attenzione sui doni ricevuti e stabilisce l’obbligo di presentare una dichiarazione dettagliata dei propri interessi finanziari.

I deputati sono inoltre tenuti a rendere nota la propria partecipazione a qualsiasi evento, se le loro spese sono pagate dagli organizzatori.

Tutte queste informazioni devono essere rese pubbliche nelle pagine dei profili individuali dei deputati. Se un deputato viola il codice di condotta, il Presidente può infliggergli una sanzione, che deve essere annunciata in Aula e resta pubblicata in modo visibile sul sito Internet del Parlamento per il resto della legislatura.

I parlamentari europei, a partire da quest’anno, vorrebbero introdurre nuove sanzioni economiche e aumentare il numero di attività punibili.

Riforme per contrastare la corruzione nel Parlamento Europeo

Il contrasto della corruzione nel Parlamento Europeo dovrà passare per alcune innovazioni e riforme.

In una prima risoluzione adottata con 401 voti favorevoli, 3 contrari e 133 astensioni, i deputati hanno proposto che sia necessaria un’approvazione preventiva per i viaggi pagati da Paesi Terzi. Questo processo dovrebbe essere accompagnato da una verifica che coinvolga anche gli assistenti dei deputati.

Occorrerà poi estendere agli assistenti e al personale del Parlamento l’obbligo già previsto per i deputati, per cui bisogna dichiarare tutte le riunioni programmate con i rappresentanti di Paesi Terzi.

In un’altra risoluzione, adottata con 388 voti favorevoli, 72 contrari e 76 astensioni, è riemerso il tema di un Organismo etico indipendente. I deputati si sono assunti l’impegno di concludere entro l’estate le trattative per la sua istituzione. Questo Organismo dovrà controllare la commissione di atti criminali, violazioni delle norme istituzionali e comportamenti non etici.

Il nostro Paese dovrà giocare un ruolo rilevante in questa fase, per non disperdere la nuova crescita di fiducia che si sta verificando; secondo gli ultimi dati, infatti, la corruzione percepita è in discesa.

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Giovanni Pigozzo

Giovanni Pigozzo

Nei modi più vari mi sono sempre occupato di quel che succede nel mondo del Lavoro. Analizzo come è fatta e come evolve l'attività umana che più di tutte occupa le nostre giornate. Aspirante giornalista pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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